SIEPE ANTI CONTAGIO, L’ANNUNCIO DI COLDIRETTI: OTTIMIZZA GLI SPAZI E SALVA BAR, RISTORANTI, SPIAGGE E LOCALI PUBBLICI CON BARRIERE VERDI IN GRADO DI SEPARARE FISICAMENTE AMBIENTI E PERSONE
Arriva la siepe anti contagio per ottimizzare gli spazi e salvare bar, ristoranti, spiagge e locali pubblici con barriere verdi in grado di separare fisicamente ambienti e persone, bloccando il droplet aereo portatore del virus.
Lo rende noto Coldiretti che evidenzia come, secondo le indicazioni delle regioni, la distanza minima di un metro tra clienti potrà essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli.
Assieme ai timori per la sicurezza e le relative responsabilità, le preoccupazioni per il rispetto delle distanze all’interno dei locali commerciali rappresentano – sottolinea Coldiretti – il vincolo più gravoso da rispettare con le limitazioni degli spazi che in molti casi comportano addirittura la mancanza di convenienza alla riapertura.
Le siepi verdi – sottolinea la Coldiretti – possono essere realizzate con diverse varietà di piante e fiori differenziati per altezza, dimensioni e condizioni da collocare in ambienti interni o all’aperto, per mantenere le misure di sicurezza anti-Covid. Si tratta di un’alternativa green per risolvere il problema del distanziamento sociale fra le persone, separare tavoli o delimitare confini che peraltro – precisa Coldiretti – profuma, purifica l’aria in modo naturale e rappresenta certamente un’alternativa esteticamente più valida durante l’estate rispetto al plexiglas.
Il progetto dei distanziatori verdi personalizzati è di Giorgio Tesi Group da Pistoia – sottolinea Coldiretti – e oltre che in Italia ha riscontrato particolare interesse anche in Francia e Germania con moltissime piante disponibili all’uso, resistenti a temperature elevate, vicinanza al mare, carenza d’acqua e con una fioritura che segna l’intera stagione estiva, tanto che anche alcuni stabilimenti balneari nazionali hanno già avviato i contatti per l’installazione.
I vivai Faro di Giarre, in provincia di Catania, propongono di utilizzare sistemi di separazione con spalliere di piante mediterranee come l’ulivo, il mirto o il gelsomino che ben si adattano allo scopo di separare tavoli, delimitare confini o anche – continua Coldiretti – per le soste in esercizi commerciali creando un percorso verde in attesa del proprio turno.
La capacità di innovazione è la dimostrazione della grande forza di reazione del settore florovivaistico italiano che è stato tra i più colpiti dall’emergenza Coronavirus e dalle limitazioni poste al commercio per effetto della chiusura forzata con un danno stimato da Coldiretti pari a 1,5 miliardi di euro e dovuto a problemi sull’export, con blocchi al confine ed in dogana di tanti paesi Ue ed extra-Ue, ritardi e problemi nel trasporto su gomma, la chiusura dei canali distributivi ma anche il divieto di cerimonie come battesimi, matrimoni, lauree e funerali e la cancellazione di tutte le manifestazioni fieristiche dedicate agli appassionati. Nel settore, uno dei più belli e amati del Made in Italy, sono impegnate 27mila imprese con circa 200mila posti di lavoro che ora si trovano in gravissime difficoltà e per questo – conclude Coldiretti – c’è bisogno di misure urgenti di sostegno.
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