Stessa spiaggia, stesso mare. Ecco le Linee Guida per la stagione 2020 approvate ieri dalla Conferenza delle Regioni

Genova – La Liguria è pronta a far partire la stagione balneare 2020 dopo che, nella serata di ieri, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha emanato le “Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative”.
Positivo anche il commento del Sindacato Italiano Balneari che in una nota stampa di oggi rileva: “Non possiamo non sottolineare l’importante contributo di chiarezza e di buon senso prodotto dal confronto che è avvenuto ieri fra il Governo e le Regioni. Vengono superate, di fatto, le linee guida del CTS e dell’Inail contenenti disposizioni immotivatamente restrittive che avrebbero impedito la balneazione, sul 70 % della costa italiana. I balneari, tutti, non vedono l’ora di ritornare non solo a lavorare ma soprattutto a dare il loro prezioso e determinante contributo per la rinascita non solo economica ma anche morale del Paese”.

Il  testo condiviso sulle riaperture, previste per lunedì 18 maggio, è organizzato per schede tecniche, ognuna delle quali contiene gli indirizzi operativi specifici validi per i singoli settori di attività. Questo per fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento. In particolare, in ogni scheda sono integrate le diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico per contrastare la diffusione del contagio, tra queste le norme comportamentali, il distanziamento sociale e il contact tracing.

Le indicazioni in esse contenute si pongono inoltre in continuità con le indicazioni di livello nazionale, in particolare con il protocollo condiviso tra le parti sociali approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, nonché con i criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività in tutti i settori produttivi ed economici.

Queste le previsioni per le spiagge che, lo ricordiamo, in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico potrebbero essere rimodulate anche in senso più restrittivo.

INDICAZIONI PER GLI AGLI STABILIMENTI BALNEARI, LE SPIAGGE ATTREZZATE E LE SPIAGGE LIBERE:

Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare.

È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto

Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.

Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.

Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m² per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).

Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m.

Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto.

Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate.

È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.

Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti. 

In assenza di linee guida regionali, troveranno applicazione quelle del Governo.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.