Genova – Dall’inizio dell’epidemia ad oggi, si sono registrati in Italia 32.330 decessi per Covid-19, vale a dire 53 morti ogni 100.000 abitanti, ma con una grossa disuguaglianza tra le diverse Regioni che continua nel tempo. Il valore massimo dei decessi, infatti, si registra in Lombardia con 15.662 casi totali e quello minimo in Basilicata con 27.
Stando ai dati della Protezione Civile e dell’ISTAT elaborati da Valerio Gennaro e Claudio Seccia di Medici per l’Ambiente (ISDE), sono otto, tra Regioni e Province Autonome, quelle che superano il dato nazionale del tasso di mortalità cumulativo grezzo (53 decessi ogni 100.000 residenti): al primo posto sempre la Lombardia (155), seguita da Valle D’Aosta (113), Emilia Romagna (89), Liguria (89), Piemonte (85), Trento (84), Marche (64) e Bolzano (54).
Colpisce per la Liguria il dato di oggi che la appaia all’Emilia Romagna e la colloca a pari merito sul terzo gradino di questo podio poco ambito.
Tutte le altre Regioni, naturalmente più isolate e distanti dall’epicentro iniziale dell’epidemia – Codogno, e Lodi – registrano un tasso inferiore a quello nazionale.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.