Genova – Si è chiuso il 15 maggio scorso l’iter che ha portato all’elaborazione dell’elenco regionale dei laboratori privati autorizzati per l’esecuzione di test sierologici rapidi (metodo immunocromatografico) per la ricerca degli anticorpi IgM-IgG anti SARS CoV 2 e che sarà di riferimento per lo screening su base volontaria delle categorie produttive.
Infatti, secondo la Delibera regionale che ufficializza l’elenco firmata oggi dal Commissario Walter Locatelli, le aziende che intendono effettuare le analisi, in accordo con i lavoratori o su indicazione del medico competente, potranno scegliere un laboratorio dalla lista e usufruire di una tariffa calmierata: massimo 20 euro per ciascun test.
Questi i centri diagnostici che hanno superato l’istruttoria di A.Li.Sa.
AMBITO ASL1 Imperiese
ACAD Srl su San Remo, Arma di Taggia, Imperia e Ventimiglia
ISTITUTO IL BALUARDO SpA su San remo
LABORATORIO DI ANALISI GAROGLIO SRL su Bordighera e Ventimiglia
AMBITO ASL2 Savonese
BIANALISI SpA su Vado Ligure
AMBITO ASL3 Genovese
ALLIANCE MEDICAL DIAGNOSTIC Srl-ISTITUTO SALUS su Genova
CASA DELLA SALUTE Srl su Busalla
ISTITUTO ANALISI MEDICHE LIGURIA Srl su Genova
LAB Srl su Genova
LABORATORIO ANALISI CLINICHE VALLE SCRIVIA Snc su Genova e Busalla
LIFEBRAIN LIGURIA Srl su Genova
AMBITO ASL4 Chiavarese
BIANALISI SpA su Sestri Levante
LABORATORIO ANALISI CLINICHE VALLE SCRIVIA Snc su Rapallo
AMBITO ASL5 Spezzino
CLINILAB Srl su La Spezia
CMD Srl su Santo Stefano Magra e La Spezia
LABORTEST Snc su Arcola e La Spezia
A parte ACAD Srl, che offre il test a 19 euro, e ALLIANCE MEDICAL DIAGNOSTIC Srl-ISTITUTO SALUS che lo fa pagare 19,50, in tutti gli altri laboratori il costo di un test è di 20 euro.
Da una prima stima di A.Li.Sa. risulteranno coinvolti nell’indagine epidemiologica circa 400mila lavoratori.
Una considerazione sui tempi di pubblicazione.
Se è vero che i test per chi rientra al lavoro non sono obbligatori, allo stesso tempo è anche vero che riprendere le attività senza un controllo rischia di facilitare l’attivazione di nuovi focolai di infezione.
Pubblicare l’elenco regionale per le categorie produttive solo oggi non è un segnale di particolare lungimiranza sanitaria. La Liguria è ripartita già due gironi fa.
E PER IL PRIVATO CITTADINO CHE VOLESSE FARE IL TEST?
Non ci sono prestazioni in convenzione all’orizzonte. Ad oggi, il sistema sanitario regionale, offre il test solo alle categorie individuate nelle procedure regionali e cioè: personale del Sistema sanitario regionale, ospiti e personale delle RSA, delle strutture residenziali afferenti alle Aree Disabilità, Salute Mentale, Dipendenze, Aids, Neuropsichiatria e degli Istituti penitenziari. Nei prossimi giorni l’indagine sierologica sarà estesa a tutto il personale delle pubbliche assistenze coinvolto nei soccorsi, che sarà equiparato al personale sanitario.
CHI NON RIENTRA NELLE COSIDDETTE CATEGORIE PRODUTTIVE, può effettuare il test sierologico presso i laboratori privati, alle condizioni offerte dai singoli laboratori e secondo una specifica procedura. Il 24 marzo 2020 Alisa ha pubblicato, infatti, un Protocollo con le “Indicazioni per i laboratori che offrono il test per la ricerca degli anticorpi IgM-IgG anti-sars-cov2 alla popolazione” per garantire le condizioni di massima sicurezza e la correttezza delle procedure. È prevista la trasmissione dei referti, da parte del Laboratorio privato, al Dipartimento di Prevenzione della ASL di riferimento che in caso di esito positivo valuterà l’opportunità di eseguire un approfondimento diagnostico mediante test molecolare, cioè con il tampone.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.