GENOVA NEL RAPPORTO MOBILITARIA 2020: TRA IL 2018 E IL 2019 LA QUANTITÀ DI OZONO È DIMINUITA DEL 10%, QUELLA DI PM10 DEL 9%
Genova – Le buone notizie fanno sempre piacere. E quando si tratta di inquinamento e quindi della salute dei cittadini, è anche appagante pubblicarle. Secondo i dati diffusi da Mobilitaria 2020 – lo studio annuale di Kyoto Club e dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio Nazionale delle ricerche (Cnr-Iia) sulla qualità dell’aria – tra il 2018 e il 2019 si è registrato un decremento del 10% delle concentrazioni medie di biossido di azoto (No2) e del 9% del Pm10. Dati che rendono Genova la città metropolitana che ha avuto il maggior miglioramento percentuale complessivo tra un anno e l’altro.
Il Comune di Genova, per la rilevazione della qualità dell’aria, dispone di 8 stazioni di monitoraggio: 4 stazioni di traffico (corso Buenos Aires, corso Europa, Via Buozzi e via Pastorino), 3 di fondo (corso Firenze, Parco Acquasola e Quarto) e 1 di monitoraggio industriale (Multedo).
Analizzando nel dettaglio l’andamento degli agenti inquinanti, la concentrazione nell’aria di No2 tra il 2018 e il 2019 misurata dalle stazioni di traffico è scesa del 12%, mentre le stazioni di fondo hanno fatto registrare un -9% (per una media del -10%). Per quanto riguarda i valori assoluti, nel 2019 la concentrazione media di No2 si è attestata sotto il valore limite dei 40 µg/m³, ovvero 36 µg/m³. Per quanto riguarda i superamenti orari di No2, invece, si registrano solo 4 superamenti del valore limite, tutti in corso Europa.
Passando al Pm10, la concentrazione nell’aria è scesa complessivamente del 9%, con un -15% registrato dalle stazioni di traffico e un +6% misurato dalle stazioni di fondo. Anche in questo caso, la concentrazione media di Pm10 è stata al di sotto del limite normativo, pari a 20 µg/m³. Nel 2019 i superamenti giornalieri sono diminuiti rispetto all’annualità precedente: appena 4 in confronto ai 14 del 2018. La stazione di via Pastorino è quella che ha rilevato il maggior numero di superamenti (3) insieme a corso Buenos Aires.
Stabile invece il dato sul Pm2,5 per cui Mobilitaria 2020 non rileva particolari variazioni delle concentrazioni medie. Nello specifico, le stazioni di traffico hanno fatto registrare un -25% e quelle di fondo un +60%, per una differenza pari allo 0% tra il 2018 e il 2019: in ogni caso, le concentrazioni medie di Pm2,5 sono rimaste sempre sotto il limite normativo.
Non rimane che incrementare e posizionare in maniera adeguata il numero delle centraline in altre parti della città, come ad esempio Lungomare Canepa, per verificare se il dato si mantiene su un trend positivo o se necessitano interventi urgenti.
C’è anche un’altra questione che si dovrebbe indagare a fondo e di cui nel rapporto non si parla: l’inquinamento delle navi ormeggiate in porto e l’impatto delle riparazioni navali. Qui servirebbe un’indagine approfondita per poter trovare soluzioni che permettano alle aziende di lavorare e ai cittadini di respirare aria pulita.
Infine, restano ancora da indagare i dati sulle differenze di mortalità nelle varie zone di Genova per arrivare al perché di queste differenze.
Una volta completato per davvero il quadro statistico potremo dire se siamo una città virtuosa che cura i suoi cittadini tutti allo stesso modo.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.