Milano – Assembramento e assenza di DPI.
Questi i motivi per cui la Questura di Milano ha fatto sapere che gli organizzatori e i partecipanti alla manifestazione dei Gilet Arancioni, ieri in piazza Duomo, saranno denunciati per violazione del decreto contro la diffusione del Covid-19.
Tutto è partito da un tweet del sindaco Giuseppe Sala: “Ho chiesto al Prefetto di denunciare gli organizzatori della manifestazione dei cosiddetti Gilet Arancioni. Un atto di irresponsabilità in una città come Milano che così faticosamente sta cercando di uscire dalla difficile situazione in cui si trova”.
Il Generale Pappalardo, front man dei Gilet, ha risposto con parole pesanti contro il sindaco di Milano apostrofandolo come “cialtrone politico” per aver denunciato i manifestanti e poi ha letto al popolo arancione una sorta di manifesto: “Il movimento Gilet Arancioni ha invitato a Milano e Bergamo il popolo a votare la fine del Governo Conte che ha commesso gravi violazione della Costituzione, ha chiesto di votare l’istituzione di un’assemblea costituente per approvare una nuova legge elettorale con cui andare ad elezioni a ottobre per poi stampare la moneta nazionale”, un programma ambizioso e non meglio definito che sarebbe stato approvato col voto all’unanimità dei presenti.
Pappalardo ha infine annunciato di aver dato mandato ai legali del movimento di denunciare Conte, Fontana e Sala per estorsione aggravata, attentato contro la Costituzione e abuso d’ufficio.
Intanto però, lo stesso Generale è stato identificato dalla polizia e sarà denunciato proprio per violazione delle norme del Dpcm del 17 maggio.
Sui Gilet Arancioni in Liguria:
https://fivedabliu.it/2020/05/28/i-gilet-arancioni-scendono-in-piazza-in-30-citta-ditalia-per-il-ripristino-della-sovranita-politica-e-monetaria-ce-lo-racconta-il-coordinatore-regionale-ligure-romolo-fieschi/