Genova – “Nelle RSA abbiamo una strategia molto aggressiva, e dunque un’elevata circolazione del virus corrisponde a un elevato numero di tamponi”.
Commenta così il Direttore del Servizio Prevenzione di Alisa, Filippo Ansaldi, i 56 nuovi casi di positivi al Covid-19 riscontrati tra ospiti e personale della RSA Santa Marta di Quarto, e comunicati ieri dal Governatore Toti. Un dato che sballa tutti i conti dei contagi liguri.
“Nelle RSA già quasi la metà dei pazienti testati era positiva – spiega Ansaldi mostrando una slide durante la conferenza stampa in Sala Trasparenza -. Tuttavia, ad eccezione di quello che è successo ieri, abbiamo osservato una seria diminuzione. Se guardate l’istogramma più alto degli altri, è riconducibile ai contagi di cui si è parlato poche ore fa, cioè i casi in RSA che hanno fatto aumentare la proporzione dei positivi”.
Poi Ansaldi invita ad osservare il resto dei grafici: “Gli istogrammi che riguardano il setting ospedaliero e quello territoriale, come potete vedere, nelle ultime 5 settimane hanno una proporzione di positivi decisamente bassa”, quindi ribadisce: “I 56 tamponi positivi di ieri sono dovuti ad un unico setting”.
Ma non per questo si deve abbassare la guardia: “È chiaro che siamo in una situazione in cui la ripresa delle attività e la circolazione di individui da altre Regioni ci devono far sorvegliare ancor più attentamente”, precisa Ansaldi concludendo: “Chiaramente l’ipotesi di un rimbalzo è un’ipotesi che dobbiamo considerare“.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.