Immuni, la app più scaricata non funziona su alcuni modelli Android

Immuni è pronta per la sperimentazione.
Disponibile dal 1 giugno su App Store e su Google Play Store, da oggi la app di contact tracing epidemiologico sarà attiva per chi abita nelle quattro regioni campione: Liguria, Marche, Puglia e Abruzzo. Tutti gli altri potranno comunque scaricarla ma non sarà ancora collegata al Sistema Sanitario Nazionale.
E mentre la Ministra dell’Innovazione tecnologica, Paola Pisano, fa sapere che i download hanno superato il mezzo milione in un solo giorno, portando la app sul podio delle più scaricate in entrambi gli store, sono cominciati i problemi.
Immuni, infatti, sembrerebbe non funzionare su alcuni modelli Android. È da ieri che i nostri lettori ci segnalano problemi nel funzionamento della app, che in background si disattiva. Per questo risulterebbe impossibile ricevere le cosiddette “Notifiche di esposizione”, cosa che di fatto la rende inutile.
Siamo andati a spulciare le recensioni anche su Google Play Store e in effetti le lamentele dei possessori di smartphone Huawei e Honor sono tante.

Che fare?
Al momento non sappiamo se i problemi di incompatibilità possano derivare dalla messa al bando di Trump che, da maggio 2019, ha inserito Huawei in black list impedendo di fatto alla società di Shenzhen di ottenere le app e i servizi di Google Mobile Services. Agli utenti non resta che attendere di vedere se, insieme ad App Store e Google Play Store, gli sviluppatori della Bending Spoons SpA attiveranno anche lo store del colosso cinese, Huawei App Gallery, cosa che eliminerebbe i problemi. Noi abbiamo scritto all’azienda e vi faremo sapere.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.