Traffico illecito di cuccioli dall’Ungheria: 9 indagati per maltrattamento di animali, 36 cuccioli sequestrati, 5 deceduti per le condizioni estreme dei viaggi

Lodi – Importavano illegalmente dall’Ungheria cuccioli di razza pregiata per poi rivenderli in Italia attraverso noti siti web di annunci.
Sono 9 i soggetti finiti sotto la lente dei Carabinieri della Forestale di Lodi e Milano, indagati per maltrattamento di animali, frode in commercio, falso e ricettazione.
L’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di cuccioli, formata da soggetti tutti italiani e con sede a Lodi, è stata monitorata dalle forze dell’ordine per oltre un anno, durante il quale sono state numerose le introduzioni clandestine di cuccioli di cane di razze ricercate nel nostro Paese: Bouledogue Francesi, Barboncini e Chihuahua.
Una volta introdotti sul territorio nazionale, senza certificazione sanitaria né di trasporto, i cuccioli venivano venduti come italiani con contraffazione dei documenti individuali, e naturalmente privi di microchip obbligatorio.
Gli annunci commerciali sui siti indicavano falsamente che i cuccioli “sono nati in casa e da genitori visibili”, mentre in realtà provenivano illecitamente dall’Ungheria, trasportati per oltre 1.000 chilometri nascosti nei portabagagli delle auto degli indagati. I lunghi viaggi in queste condizioni estreme causavano sovente la diffusione di gravi patologie tra i cuccioli o addirittura la morte.

Le consegne agli ignari acquirenti, provenienti da tutto il Nord Italia, erano effettuate in strada o in centri commerciali, producendo documenti falsi e senza la possibilità di vedere i genitori come, invece, veniva dichiarato.

Alla fine delle attività di indagine, 36 cuccioli sono stati posti sotto sequestro e affidati ad associazioni di tutela degli animali che poi li hanno dati in affidamento a privati.
Cinque dei cuccioli sequestrati sono deceduti nella quasi immediatezza per gravi patologie connesse all’assenza di profilassi sanitaria.

st

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.