Genova – Nell’affrontare l’emergenza Covid-19 che ha messo in grande difficoltà il nostro fragile sistema sanitario, un grande aiuto è arrivato dalla generosità di molti cittadini che hanno contribuito con le donazioni all’acquisto di DPI, camici, guanti ma anche macchinari per eseguire i tamponi. Questa forma di solidarietà, in molti casi, ha salvato la vita agli operatori che si sono prodigati senza prendere mai fiato per aiutare chi è stato colpito dal coronavirus. Da una nota che Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale, ha inviato al Commissario Straordinario di ALiSa Walter Locatelli, all’Assessore Sonia Viale e al Presidente della Regione Giovanni Toti, apprendiamo che, negli ultimi giorni, Alisa ha bloccato le donazioni liberali sui conti intestati alle ASL liguri, effettuate da privati cittadini e associazioni, a favore di enti e presidi sanitari.
Nella nota Pastorino sottolinea che “le donazioni hanno finalità strettamente legate ai servizi sanitari del proprio territorio: le persone che donano voglio veder potenziate o migliorate quelle prestazioni di cui beneficiano direttamente. Peraltro tutte le donazioni liberali sono contabilizzate dalle ASL in maniera rigorosa. Non si capisce quindi perché Alisa voglia avocare a sé queste attribuzioni, sconfessando di fatto la volontà dei cittadini”.
Il sospetto, secondo il Capogruppo di Linea Condivisa, è che si voglia “impedire alle ASL, che soggiacciono a rigidi controlli contabili, di poter utilizzare detti fondi per dotarsi delle strumentazioni che ritengano più necessarie”
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