Genova – Contrasti anche oggi in Consiglio Comunale, per quelli che la Minoranza definisce “lavori funzionali all’interesse della Maggioranza e della Giunta piuttosto che a quelli della città”. E dunque, come accaduto martedì scorso, tutti i consiglieri d’opposizione garantiranno la presenza in aula ma senza discutere né votare le mozioni della Maggioranza, “peraltro depositate per meri obiettivi di strumentalizzazione politica, come sta accadendo da mesi”, denunciano in una nota.
Il riferimento va anche alla mozione presentata dalla Lega che “impegna il Sindaco e la Giunta a farsi portavoce a nome della città presso il Governo affinché il Ministro alle Infrastrutture si attivi a firmare l’avvio dei lavori per la Gronda“.
L’opera torna dunque al centro del dibattito politico e lo fa proprio in un giorno di caos sulle autostrade liguri. La maggioranza spinge solo “per fare propaganda”, urla l’opposizione che poi incalza: “Ma dov’erano gli enti locali quando ASPI apriva i suoi sessanta cantieri? Perché non hanno vigilato allora?”.
La mozione alla fine passa con 24 voti favorevoli (Lega, Cambiamo, Vince Genova, Direzione Italia e Fratelli d’Italia), e 17 presenti non votanti (PD, Italia Viva, M5S, Lista Crivello, Chiamami Genova, e Ubaldo Santi del Gruppo Misto).
Al netto della questione se la Maggioranza utilizzi o meno il Consiglio come arena politica, c’è un altro dubbio che ci affatica le meningi: da una parte il Centro Destra al Governo della Regione smania per togliere le concessioni ad Autostrade, dall’altra il Centro Destra in Consiglio Comunale vorrebbe fornire ad ASPI, e in fretta, l’ennesimo bancomat.
C’è poi il nodo del voto di PD e Italia Viva, da sempre sostenitori dell’opera: l’astensione servirà a mantenere in vita il tavolo di Campo Progressista e dei Cinquestelle, che già scricchiola, in vista della convergenza di stasera sul candidato per le regionali 2020?
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.