“Non vedo pattuglioni di Polizia in Centro Storico”. Il video di Garassino che infiamma il SIAP

Genova “Non vediamo agenti. Speravo di trovare qualche pattuglione a piedi”.
Il sopralluogo “a sorpresa”  dell’assessore comunale alla Sicurezza, Stefano Garassino, ieri in Centro Storico, infiamma il Sindacato Appartenenti Polizia.
L’assessore ha postato anche un video sui social con il quale documenta questa passeggiata “girando in borghese come farebbe un turista”  in una zona che in quella giornata doveva essere presidiata dalla Polizia di Stato.
L’intento dichiarato era quello di controllare come stesse funzionando il nuovo dispositivo emanato dal Questore, quello che prevede la divisione dei carruggi in tre aree di competenza affidate a rotazione al controllo di Carabinieri, Polizia di Stato e Polizia Locale.
Quello che ne esce sono parole pesanti contro l’operato della Polizia di Stato che Garassino accusa di lassismo: “Non abbiamo incontrato neanche un agente. Lo trovo un po’ strano . Domani chiederemo spiegazioni. Non vorrei che dopo la prima settimana di grande movimento si fosse allentato il sistema. Come al solito in Italia si parte bene e poi si rischia il lassismo andando avanti”.
Non si fa attendere la replica di Roberto Traverso, dirigente nazionale del SIAP, che contro Garassino chiede l’intervento del Questore: “La Polizia di Stato si sta impegnando spasmodicamente per garantire ogni giorno la sicurezza dei genovesi su un territorio (E NON SOLO IL CENTRO STORICO) socialmente degradato e abbandonato da chi lo governa e il Comune di Genova si permette di criticarla con show mediatici, senza nemmeno accertarsi delle situazioni operative in atto sul territorio: è vergognoso!
È stato superato ogni limite. Occorre che il Questore ponga immediatamente un freno a chi, avendo ottenuto addirittura la possibilità di gestire in autonomia un settore del Centro Storico utilizzando la Polizia Municipale, pensa di poter decidere sull’ordine pubblico a Genova. Quando un Assessore si permette di criticare l’operato degli uomini del Questore significa che sta attaccando la Polizia di Stato genovese“.
“Siamo di fronte ad un atteggiamento inaccettabile – continua Travesro -, che rafforza il contenuto dell’incontro tenutosi ieri In questura tra il SIAP il Questore di Genova  ed il nuovo Vice Questore Vicario.
Da sempre riteniamo inopportuno uno sbilanciamento dell’utilizzo di risorse a discapito dell’efficacia operativa di chi previene i reati attraverso il controllo del territorio effettuato dalle cosiddette “volanti” e delle squadre di polizia giudiziaria che attraverso l’attività investigativa, prevengono e reprimono il crimine. Per combattere il dilagare dello spaccio a Genova, e non solo nel Centro Storico, non bastano i proclami dell’assessore alla Sicurezza Garassino che promette ai suoi elettori che pulirà il Centro Storico dai clienti della droga: occorre sradicare la criminalità organizzata di tipo mafioso che fornisce agli spacciatori la droga per i clienti“.
Quindi Traverso riparte all’attacco della nuova suddivisione dei compiti tra le forze dell’ordine che ha assegnato competenze autonome alla Polizia Municipale: “Abbiamo chiesto al Questore che l’utilizzo della nel Squadra Sicurezza Urbana inventata dall’Assessore Garassino, composta da più di 50 unità, venga riconsiderata sotto forma di ausilio a Polizia di Stato e Carabinieri. In pratica il SIAP chiede che venga tolta l’autonomia operativa alla Polizia Municipale sulla gestione dell’ordine pubblico in modo che ci siano sempre presenti quantomeno dei sottoufficiali delle forze dell’ordine durante i servizi di ordine pubblico nel Centro Storico di Genova.
Abbiamo anche chiesto al Questore di fornirci i dati statistici del numero del personale impiegato e quelli  relativi ai risultati dell’attività giudiziaria ed operativa svolta con i pattuglioni organizzati negli ultimi 12 mesi (numero arrestati, fermi, espulsioni effettuate, denunce a piede libero ect)
Vogliamo dimostrare con i fatti le nostre ragioni e i fatti si dimostrano con i dati che la Questura ha a disposizione“, conclude Traverso.
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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.