Roma – Ottimizzare i tempi di consegna superando il vecchio concetto di piazza di spaccio.
Sette italiani, e finiti in carcere e 4 ai domiciliari, avevano organizzato un centralino per raccogliere le ordinazioni di cocaina che venivano poi consegnate a domicilio.
I Finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno accertato che il gruppo criminale gestiva, con base operativa nel quartiere di San Basilio, un vero e proprio “centralino”, attivo tutti i giorni dalle 14.00 alle 02.00 di notte per l’acquisizione di ordini telefonici di cocaina, di cui poi curavano la consegna in tutta Roma tramite “pony express” reclutati, in prevalenza, tra i clienti in difficoltà economiche.
L’organizzazione era in grado di soddisfare, senza soluzione di continuità, dalle 30 alle 50 consegne quotidiane nei giorni feriali, per arrivare anche a 80 nei giorni festivi e prefestivi. Nonostante il gruppo trattasse la vendita di piccole quantità di cocaina, il guadagno medio era di circa 15.000 euro a settimana.
Al pari di tutte le imprese, al termine del periodo di lockdown, il “call center di San Basilio” aveva inviato il seguente sms promozionale per comunicare la ripresa delle attività: «Ciao bello\a sono lele di san basilio siamo stati fermi x un po a causa del covid19 comunque da domani alle 14 fino alle 2 di notte risaremo attivi con amichetti disponibili a raggiungerti dove sei siamo tornati al top top chiamami un abbraccio lele».
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