Milano – Dodici persone in carcere e una ai domiciliari, questo l’esito di una complessa inchiesta della Guardia di Finanza che ha individuato un’organizzazione criminale che alterava le gare indette da ATM S.p.a. e che ha provocato un cero e proprio terremoto nel Comune di Milano.
L’organizzazione ruotava intorno alla figura di un pubblico ufficiale responsabile dell’Unità Amministrativa Complessa sugli Impianti di Segnalamento e Automazione delle Linee Metropolitane 1,2,3 e 5 e aa due società, la IVM S.r.l e la MAD System S.r.l. create e dirette dal funzionario insieme ad altri indagati, con il fine di interferire sull’assegnazione degli appalti A.T.M, che nelle indagini risulta parte lesa.
Oltre al pubblico ufficiale di A.T.M. e ad altri funzionari pubblici, risultano coinvolti anche manager e dirigenti di imprese private che per aggiudicarsi gli appalti pagavano tangenti. Tra questi spiccano alcuni dipendenti di Siemens Mobility S.p.a, Alstom Ferroviaria S.p.a, Engineering Informatica S.p.a, C.E.I.T S.p.a., GI.L.C Impianti Civili e C.T.F impianti le cui sedi sono state perquisite in contemporanea con le ordinanze di custodia cautelare.
Il copione è sempre lo stesso, consulenze del dipendente pubblico che forniva anche informazioni riservate in cambio di denaro in proporzione al valore dell’appalto. Le due società di cui il funzionario pubblico era titolare e fondatore, la IVM S.r.l e la MAD System S.r.l., venivano anche coinvolte nella realizzazione dei lavori in qualità di subappaltatori.
Questo accade a pochi giorni dalla presentazione del Decreto Semplificazione sugli appalti. Che sia un segnale?
Fabio Palli
Ti potrebbe interessare anche:
https://fivedabliu.it/2020/06/22/decreto-semplificazioni-evitiamo-di-fare-regali-alle-mafie/
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.