PER DIRE NO AI PROGETTI DI PISCINA E PORTICCIOLO, L’APPUNTAMENTO È PER SABATO 27 GIUGNO DAVANTI ALLA CHIESA DI SAN SIRO
Genova – Ma voi non eravate quelli che la piscina la volevano?
Cominciamo così la nostra intervista a Matteo Ciappina, ex pallanuotista e storico difensore della Mario Massa, che sabato 27 giugno muoverà la città in manifestazione per dire a no al progetto di Campostano, quello che prevede un supermercato con vasca e parcheggio multipiano.
Ed è da qui che partono i problemi.
“Non vogliamo che Nervi venga cementificata”, ci spiega e aggiunge: “Noi sosteniamo che il borgo debba avere una piscina ma non con un impatto ambientale devastante come prevede il piano per Campostano”.
È duro Ciappina che denuncia come la gestione della Mario Massa negli ultimi anni sia stata “scandalosa” e poi sorride quando gli chiediamo delle fessurazioni nella vasca: “Quando sento parlare di fessurazioni mi scappa da ridere. Pensate che ogni volta che c’è una mareggiata la piscina si riempie d’acqua salata e resta piena per mesi. Alle fessurazioni non crede più nessuno”.
Quindi sul partner tecnico che guiderà il nuovo impianto di Campostano esprime delle riserve: “Sappiamo quanto sia costoso gestire una vasca da 33 metri. Non vorremmo mai che tutto si risolvesse in una cattedrale nel deserto”.
Eppure un’alternativa ci sarebbe e si chiama ex Aura.
Il Sindaco Bucci ha dichiarato ai nerviesi di voler riqualificare con una palestra quella che era la vecchia area industriale, “ma allora anziché una palestra si potrebbe costruire lì la piscina”, continua Ciappina ricordando che se l’amministrazione non dovesse cambiare idea si vocifera che tra i residenti delle ville lungo viale Franchini “qualcuno abbia già contattato gli avvocati per preparare il ricorso al TAR“.
Insomma, è un no al cemento forte e chiaro quello che parte da Nervi e che sabato prossimo promette di animare le vie del borgo. L’appuntamento è alle 10, davanti alla chiesa di San Siro.
Simona Tarzia
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.