Sala: tornate a lavoro e presidiate scrivanie, temo licenziamenti
Milano – Il Sindaco di Milano Giuseppe sala, dopo l’autogol della settimana scorsa dove esortava i milanesi a tornare al lavoro parlando di rischio per l'”effetto grotta” dato dallo smartworking, torna sull’argomento cambiando parzialmente rotta, toni e contenuti, probabilmente dopo le polemiche e le critiche ricevute in rete. Oggi il primo cittadino di Milano riprende la questione smartworking, dopo la lettera di ieri al Corriere della Sera: “Io dico a tutti tornate al lavoro e presidiate la vostra scrivania.
Il futuro dirà se ho ragione o se sono una Cassandra, ma, conoscendo questo mondo, temo che, dopo le vacanze, ci siano dei piani di efficientamento per dirla elegantemente, in maniera meno elegante dei licenziamenti abbastanza consistenti”.
“Adesso che c’è una finestra sanitaria sufficientemente sotto controllo, questo lo dicono i virologi, è meglio tornare al posto di lavoro. Chi è stato a casa ha lavorato, ma se tutti stanno a casa c’è tutto un mondo intorno, ristoranti, bar tassisti, che rischia di non lavorare.
Questo è il primo aspetto, però ce n’è un altro che mi preoccupa di più e cioè conoscendo le aziende queste stanno facendo il ragionamento: ma veramente serve tutta questa gente o si può ridurre?”. “Ora siccome i fatturati andranno giù perchè la domanda di beni di consumo durevoli è già in discesa – ha
concluso – ecco secondo me stanno già ipotizzando di tagliare il personale”.
Si intuisce che la spinta ricevuta da Sala nel formulare il suo primo discorso sullo smartworking è nata, probabilmente, dal suggerimento degli operatori economici che hanno bisogno che le persone circolino per ricominciare a produrre fatturato. Il concetto del Sindaco di Milano, formulato male e recepito peggio, viene quindi riproposto nuovamente e se possibile è peggiore del primo. Perchè non si è mai visto un lavoratore che presidia la sua scrivania salvarsi il posto di lavoro. Se le aziende vogliono licenziare lo fanno, magari nel fine settimana o nelle festività, disattivando i badge per entrare in azienda. Come ha fatto Ericsson a Genova. Forse se avesse chiesto ai milanesi in smartworking di uscire e pranzare fuori per aiutare gli operatori economici avrebbe fatto più bella figura. Quando si dice che la toppa è peggio del buco.
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.