Milano – Questa vicenda di disagio sociale inizia nel novembre 2019 quando alcuni passanti, nei pressi della stazione ferroviaria di Novate Milanese, allertarono Carabinieri e il 118 dopo aver trovato, riverso su una panchina, un ragazzo sanguinante e in stato di semi incoscienza una vistosa ferita da arma da taglio sul fianco destro.
Il ragazzo, un cittadino pakistano di 19 anni, era stato vittima di un’aggressione da parte di due uomini mentre era in compagnia di una ragazza italiana risultata poi minorenne che, rintracciata dai Carabinieri, dichiarava di aver incontrato il ragazzo per acquistare uno smartphone. La stessa ragazza ha poi ammesso che il pakistano, in compagnia di alcuni connazionali, nel gennaio del 2019 avevano abusato di lei all’uscita da una discoteca e che anche quella sera aveva cercato nuovamente di violentarla. A quel punto i due coetanei che l’avevano accompagnata per l’acquisto dello smartphone sono intervenuti in sua difesa e accidentalmente il giovane straniero si è auto inflitto la ferita all’addome.
I militari hanno impiegato poco a capire che si trattava di una spedizione punitiva e i tre italiani sono stati ritenuti responsabili di tentato omicidio, tentata rapina, porto abusivo d’arma bianca. Il ragazzo pakistano, vittima della spedizione punitiva, in concorso con altri 2 suoi connazionali, sono stati accusati di violenza sessuale di gruppo aggravata.