Depositi Multedo: la discussione in Consiglio Comunale finisce in rissa. E per ora restano dove sono

Genova – La delocalizzazione dei depositi di Multedo in zona portuale è stato uno dei punti salienti della campagna elettorale del Sindaco Bucci.
Problema spinoso, ancora irrisolto nonostante i numerosi incontri con la cittadinanza, che oggi torna in Sala Rossa con una mozione presentata dalla Lega, a firma Lorella Fontana.

Il documento in discussione “impegna il Sindaco e la Giunta a proseguire con determinazione il percorso intrapreso per la delocalizzazione sino al completo compimento, da effettuarsi il più presto possibile; a farsi portavoce presso la società Carmagnani affinché la stessa si impegni a mantenere e potenziare il piano per l’efficentamento del livello di sicurezza dell’attuale sito; a proseguire con Autorità Portuale l’iter intrapreso per il dislocamento degli impianti e a chiedere ad Autorità Portuale l’avvio delle modifiche del Piano Regolatore Portuale necessarie alla definitiva delocalizzazione”. 

Il nodo della questione sono i cospicui investimenti, circa 3 milioni di euro, che la Carmagnani sta facendo per riattivare i depositi dismessi dopo l’incidente del 1987 quando 4 lavoratori morirono bruciati vivi e altri 2 rimasero gravemente feriti.
Un’operazione che preoccupa Multedo e anima le proteste degli ultimi giorni. Secondo il Sindaco l’aumento dei volumi lavorati sarà poco, al massimo il 3%. Di parere diametralmente opposto Bernini che nel suo intervento ha ipotizzato invece aumenti del 30%.

Duro l’intervento in aula di Mauro Avvenente, Italia Viva, che sottolinea più volte la pericolosità dei depositi, un aspetto che ha toccato con mano nei suoi due mandati come Presidente del Municipio VII, dove Multedo ricade.
E non meno dure le parole dell’ex Vice Sindaco Stefano Bernini, PD, che però i depositi li ha lasciati anche lui esattamente dove li ha trovati. A Multedo in mezzo alle case.

È asettico, invece, il ragionamento dell’Assessore all’Urbanistica e Progetti di Riqualificazione, Simonetta Cenci, teso a sottolineare che il focus dell’amministrazione è sempre stato quello della delocalizzazione e che i nuovi depositi saranno di tipo “smontabile”. Fine.

E arriviamo al Sindaco Bucci.
Parole illuminanti le sue, sotto un paio di punti di vista. Intanto dichiara di non essere permaloso nonostante ci siano voci insistenti che sostengono il contrario.
Poi dice che non serve più il parere di ENAC per il sorvolo delle zone portuali dove ci siano depositi costieri perché “siamo sotto la soglia dei 55 mila voli” e  la valutazione di rischio diventa quindi un compito del Comune e del Sindaco.
Di più: ora il “percorso per lo spostamento verrà fatto con Autorità Portuale” per trovare il sito adatto entro la fine del mandato.

Insomma, per ora i depositi rimangono dove sono, rimane anche la promessa di spostarli.
Chi doveva farlo prima non lo ha fatto, chi ha promesso di farlo in campagna non lo ha fatto, per adesso, alcuni depositi dismessi nel 1987 verranno riattivati. Carmagnani investirà 3 milioni in un sito che a breve dovrebbe abbandonare.
E i cittadini continueranno a vivere sotto un vulcano.

fp

Fabio Palli

Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.