La carica dei 500. Protesta a Masone per chiedere la revoca della concessione ai Benetton

Genova –  Ci sono anche i Sindaci dei paesi delle valli Stura, Orba, Leira e del Basso Piemonte stamattina all’uscita del casello di Masone, sulla A26, chiuso in entrata fino a lunedì prossimo per una frana che minaccia la rampa di accesso.
Sono arrivati sulla provinciale 456 del Turchino che costeggia l’autostrada con la fascia tricolore, per dire basta all’isolamento e al caos apocalittico che ogni giorno si abbatte su chi si sposta tra Liguria e Piemonte.

In presidio alla rotonda di Masone, insieme ai Sindaci, almeno 500 persone protestano con fischietti e cartelli che accusano ANAS per le giornate da incubo degli automobilisti, “ANAS A26 fate schifo”, e chiedono la revoca delle concessioni ai Benetton, perché ormai “La pazienza è finita”.

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.