Reggio Calabria – Parrà strano, ma la ndrangheta è anche l’occupazione del territorio con i “bovini vaganti”. Perché le “vacche sacre” lasciate allo stato brado in Aspromonte servono a segnare il territorio, a sottolineare, se ce ne fosse bisogno, che i recinti non servono perchè dove ci sono le “vacche sacre” lì comandano le ‘ndrine.
E quando siamo andati a intervistare Nino Cento, testimone di giustizia nel processo Alchemia, lungo la strada per lo Zomaro le abbiamo incontrate anche noi.
Nel primo semestre di quest’anno, secondo la Questura di Reggio Calabria, sono già stati eseguiti 5 interventi, in particolare nell’area aspromontana dei Comuni di Cittanova e Molochio, dove con la partecipazione di Polizia di Stato, militari della Guardia di Finanza, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Metropolitana, sono stati tolti dalla strada molti capi di bovini per arginare un fenomeno, che oltre a rappresentare un atto di forza della ‘ndrangheta, è anche un pericolo per la circolazione delle auto e l’incolumità delle persone.
Le “vacche sacre” non sono più intoccabili e anche questo è un segnale importante.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.