Coronavirus: si apre oggi il bando Aliseo per richiedere le borse di studio. Previsto bonus di crediti per l’emergenza Covid

Per l’anno accademico 2019/2020 Aliseo ha versato il saldo delle borse di studio a 1.879 studenti, per un valore di oltre 1,7 milioni di euro

Genova – Previsti bonus Covid-19 per gli studenti dell’Università degli Studi di Genova e delle Istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).
Le domande di borsa di studio vanno presentate sul sito di Aliseo entro il 31 agosto 2020 per l’anno accademico 2020/2021.

La novità del bando di quest’anno?
L’aggiunta del “bonus Covid-19” che viene incontro alle esigenze degli studenti che hanno dovuto sostenere gli esami universitari nel periodo di lockdown: a loro verrà assicurato un bonus di 5 crediti che potrà aiutarli a raggiungere i requisiti per accedere alla borsa di studio.

I vincitori del bando avranno diritto a una borsa di studio che consiste, anche quest’anno, in un aiuto economico e in un rimborso dei servizi di alloggio e ristorazione.

Da oggi fino al 31 agosto 2020 sarà attivo il numero verde 840848038, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, e al martedì e al mercoledì, dalle ore 14.30 alle ore 16.30 per aiutare gli studenti nella compilazione della domanda online.

I limiti reddituali per presentare la domanda ai massimi possibili previsti dalla normativa nazionale sono: ISEE fino 23.626,00 euro e ISPE (indicatore sulla situazione patrimoniale) fino 51.361,00 euro. I crediti necessari per ottenere la borsa di studio variano a seconda dell’anno di corso frequentato. Le matricole che si iscriveranno al primo anno dovranno conseguire 20 crediti entro il 10 agosto 2021.

Le borse andranno da un minimo di 989 euro, più un pasto gratuito al giorno per chi ha un reddito ISEE compreso tra 16.667 euro e i 23.626 euro ed è uno studente residente nel comune di Genova, fino ad un massimo di 5.258 euro per chi ha un reddito fino a 13.336 euro ed è uno studente fuori sede.

Inoltre, i vincitori della borsa di studio non dovranno pagare la tassa regionale per il diritto allo studio e i contributi universitari per la frequenza.

Invariati i costi per la ristorazione, qualunque può pranzare nelle mense universitarie al prezzo massimo di 5 euro, che sale a 6 euro per le mense a gestione indiretta.

Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.