Milano – Il nome del destinatario della spedizione era quello di un giovane boss mafioso protagonista in un recente film d’azione americano.
E naturalmente questo particolare ha insospettito i militari della Finanza e il personale dell’Agenzia delle Dogane che hanno individuato una spedizione di 130 grammi di cocaina nascosti in 2 chili di caffè colombiano.
La cocaina avvolta in piccoli involucri neri si mimetizzava perfettamente con i chicchi di caffè.
I finanzieri hanno seguito la spedizione e quando il pacco è arrivato a destinazione, a Pontassieve, i militari hanno arrestato in flagrante un cittadino italiano, M.I., proprio mentre lo prelevava al punto di ritiro.
In cinquantenne, di professione chef ma attualmente disoccupato, era iscritto all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.) proprio in Colombia, a Medellin.
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