Genova – Dureranno sei giorni le prove di collaudo statico del nuovo viadotto Polcevera e saranno 54 gli autoarticolati composti da motrice e rimorchio che viaggeranno sul ponte.
Per le prove sulla rampa di innesto con l’autostrada A7, invece, saranno utilizzati 4 Self-propelled modular transporter, cioè i classici veicoli piattaforma.
Le operazioni di pesatura dei mezzi saranno effettuate dal giorno precedente all’inizio delle prove e sarà un’unità operativa specifica di ingegneri di ANAS – in coordinamento con la squadra di Direzione Lavori di RINA – a occuparsi della verifica del carico degli autoarticolati e degli Self Propelled Modular Transporter (SPMT), della gestione della movimentazione dei mezzi, dell’avvio e del controllo del corretto andamento delle prove.
I dati che verranno raccolti dalla strumentazione verranno trasmessi ad una “Control Room” dove i tecnici visioneranno lo stato delle prove e procederanno all’interpretazione dei dati.
I mezzi saranno caricati sul viadotto il giorno prima dell’inizio delle prove.
Il ricovero controllato dei mezzi caricati è previsto in parte sul tracciato del viadotto e in parte in un’area apposita (area Penisola), secondo una sequenza predefinita volta a limitare il più possibile le interferenze della movimentazione dei mezzi sul traffico cittadino.
L’inizio delle fasi di collaudo è previsto tra domenica 19 e lunedì 20 luglio.
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.