È ancora scontro sulla Gronda di Genova dopo che la Filt-CGIL, nel giorno dello sciopero dei trasporti del 24 luglio, si è schierata con il Centro Destra
Genova – Dopo la presa di posizione della Filt-CGIL contro la Genovina, la gronda light sostenuta anche dal candidato della Sinistra alle regionali di settembre, Ferruccio Sansa, i progettisti della soluzione soft hanno scritto una lettera aperta al sindacato dove denunciano di non aver ottenuto mai neppure un incontro con il ramo della CGIL che si occupa dei lavoratori dei trasporti.
“Una scelta dovrebbe derivare da un raffronto tecnico tra due soluzioni e quindi avrebbe dovuto essere preceduta da un confronto”, scrivono gli ingegneri per poi sottolineare che invece “l’incontro che avevamo chiesto sette mesi fa non si è mai tenuto, ufficialmente per il Covid-19”. E dunque ribadiscono la richiesta di un tavolo con la CGIL “per chiarire la nostra idea progettuale”.
Questo il testo integrale della lettera
“Come progettisti della Genovina avevamo chiesto oltre 7 mesi fa un incontro con la CGIL per illustrare il nostro progetto alternativo alla “Gronda” in quanto meno impattante ambientalmente, meno costoso, e più performante per il traffico cittadino e per il porto. L’incontro non si è mai tenuto, ufficialmente per il Covid-19.
Ricordiamo che il nostro progetto, per la parte viaria, succintamente, prevede il raddoppio della A7 da Ge-Ovest a Bolzaneto, la prosecuzione della strada a mare da Multedo (e in prospettiva da Prà) fino alla Foce mediante due tunnel, il tunnel subportuale da Lungomare Canepa e Piazza Cavour e uno dalla Guido Rossa a Multedo e infine un tunnel dal casello di Ge-Aeroporto a Campi. Leggiamo che la CGIL-Trasporti si è invece espressa a favore della Gronda, affiancandosi alla campagna elettorale del centro-destra.
La cosa ci stupisce molto, sia perché una scelta dovrebbe derivare da un raffronto tecnico tra due soluzioni, e quindi avrebbe dovuto essere preceduta da un confronto, sia, sopratutto, perché il progetto della genovina è del tutto funzionale all’implementazione delle corsie protette ad uso esclusivo del Trasporto Pubblico Locale (TPL) e questo dovrebbe essere un tema a cuore di chi dovrebbe difendere la qualità del lavoro degli autisti AMT ed il futuro di questa azienda pubblica (nonché della qualità del servizio a favore dei cittadini).
Aggiungiamo che la Gronda non appare neppure funzionale al porto in quanto rende inutile il costruendo varco di Ponente del porto di Sampierdarena (tutti i mezzi convergeranno su Genova-Ovest), costringerà le centinaia di camion che giornalmente si muovono tra i porti di Prà e di Sampierdarena a percorrere 27 km contro i 12 dell’attuale percorso ed infine costringerà i 1500 camion/giorno che escono dal casello di Pegli a percorrere l’Aurelia intasando ulteriormente via Puccini, già oggi perennemente intasata, causando paradossalmente un peggioramento della viabilità cittadina. Quanto ai tempi la Gronda sarà pronta tra 10 anni, il nostro progetto essendo molto meno impattante (9 km di gallerie contro i 43 della Gronda) richiede tempi più brevi (6 anni) e può essere realizzato per lotti funzionali (terminato un tunnel può immediatamente essere utilizzato) mentre la Gronda è per lotti costruttivi (finchè non è terminata l’intera opera resta inutilizzabile).
Ribadiamo pertanto la nostra richiesta di un incontro con la CGIL per chiarire la nostra idea progettuale”.
Ing. Stefano Camisasso, Ing. Alfredo Perazzo, Ing. Mauro Solari
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