Messa in sicurezza del Rio Fegino, passa la proposta del PD. Lodi: “Ora tocca alla Regione chiedere i finanziamenti per terminare l’opera”

Genova – Passa in Sala Rossa l’ordine del giorno del PD promosso dalla capogruppo Cristina Lodi per dare una sveglia alla Regione sulla questione del rio Fegino.
Non ci sarebbero, in effetti, i fondi per terminare il terzo lotto dei lavori di messa in sicurezza idraulica.

Spiega Lodi: “Era stato chiesto alla Regione di destinare al secondo stralcio del terzo lotto del rio, un finanziamento del Fondo Strategico Regionale che in origine era previsto per il Porticciolo di Nervi, ma non è stato fatto e a questo punto l’opera resterebbe monca nella parte conclusiva, con tutti i rischi che ne derivano per il territorio, più volte colpito dalle esondazioni”.

Inoltre, continua Lodi, “gli interventi per il rio Fegino non compaiono neppure nell’elenco da inserire nel Piano stralcio 2019 che Regione Liguria ha presentato su richiesta del Ministero dell’Ambiente”.

Da qui l’Ordine del Giorno presentato oggi in Consiglio, affinché il Comune si faccia parte attiva nei confronti della Regione perché si impegni a chiedere ulteriori finanziamenti al Ministero dell’Ambiente.

L’OdG, approvato all’unanimità, ha incassato anche il parere favorevole della Giunta.
Così l’assessore ai Lavori pubblici, Pietro Piciocchi: “Il parere è favorevole. Devo precisare che non c’è stata un’inerzia della Regione, semplicemente il progetto non è stato inserito nel Piano stralcio perché non c’è ancora il progetto esecutivo e definitivo. Il Piano, invece, richiedeva opere immediatamente cantierabili”.

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