Genova – Sono iniziati oggi i lavori di demolizione delle Dighe di Begato: 486 alloggi per un totale di 175.000 metri cubi di costruzione che verranno abbattuti da qui a dicembre 2021, data prevista per la fine di tutte le operazioni compresa la riqualificazione di 37 alloggi in via Cechov.
E proprio questa mattina il primo colpo di pinza ha smantellato gli ascensori della Diga Bianca e i relativi solai. Il vano corsa degli elevatori sarà poi utilizzato per convogliare e scaricare i detriti.
Contemporaneamente è in corso la fase del cosiddetto strip-out interno che consiste nella rimozione di mobili e suppellettili rimasti ancora negli appartamenti, nella rimozione di infissi, tapparelle, termosifoni e scaldabagno, tubazioni, impianti elettrici, rivestimenti.
Una volta conclusa questa fase, si avvierà la rimozione dei pannelli esterni e poi, in autunno, si passerà alla demolizione delle strutture vere e proprie.
Ad aggiudicarsi l’appalto l’Associazione temporanea di impresa costituita da Patriarca Group e Fratelli Caschetto, che il 21 maggio scorso hanno firmato per la canterizzazione dell’area.
Le dichiarazioni della Regione
Le dichiarazioni del Comune di Genova
Le dichiarazioni del Municipio V Valpolcevera
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Simona Tarzia e Fabio Palli hanno collaborato alla realizzazione di DigaVox, il docu-film sull’emergenza abitativa alle Dighe di Begato.
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.