Sansa: “Un voto a Massardo equivale a un voto regalato a Toti”
Genova – Giornata di presentazione della lista civica di Ferruccio Sansa, oggi al Cap di via Albertazzi.
“Sono felice di aver trovato questi compagni di strada”, ha spiegato Sansa annunciando i nomi dei 30 candidati per il consiglio regionale ligure. Si tratta di “persone che coprono diversi settori della società civile, con diverse attività, ma tutti accomunati da un’unica visione della vita. Persone unite dal coraggio, che non hanno avuto paura di mettersi in gioco e di associare le loro vite a un’esperienza politica”, ha continuato l’aspirante Governatore aggiungendo che la sua sarà “un’esperienza nuova perché da oggi parte la nuova Liguria, quella che abbiamo aspettato tutti, per tanti anni, e che è fatta di gente competente, libera e vera. Nelle altre liste, invece, si trovano sempre le stesse facce”.
Quindi sul patto anti destre non del tutto riuscito non si è risparmiato una frecciata al candidato di Italia Viva: “Un voto a Massardo equivale a un voto regalato a Toti” ha commentato, salvo aprire subito uno spiraglio: “Io spero ancora. Ci sono persone in gamba anche nelle sue liste e per loro le porte sono aperte ma sulla condivisione degli ideali e dei programmi. Qui non si vuole fare il mercato delle vacche, non lo voglio io né Massardo. Si ragiona in termini di ideali e progetti concreti. Il resto non ci interessa”.
E poi sul pericolo che parte del PD possa remare contro spingendo per far votare Massardo si è detto fiducioso: “Mi fido del PD. Mi hanno scelto perché non appartengo a nessuno dei partiti della coalizione. Abbiamo fatto delle riunioni dove abbiamo parlato soprattutto dei programmi a non è mai uscita fuori la parola poltrona. Quali posti ci darai non lo ha mai chiesto nessuno. Certamente questa esperienza serve per rinnovare la Liguria e ai partiti serve per rinnovare un po’ sé stessi”.
Un rinnovamento che dovrà passare necessariamente dalla lotta alla ‘ndrangheta.
“È uno dei punti che devono essere il cardine”, ha proseguito Sansa sottolineando che “va affrontato insieme alla piaga delle slot machine che spesso vanno insieme. Credo che alcune soluzioni che abbiamo indicato come quella dello zero consumo del territorio siano importanti perché la ‘ndrangheta si attacca al cemento e al movimento terra. importante perchè tutto questo aiuterà gli imprenditori onesti a trovare spazio in un mondo dove la concorrenza è falsata dalla criminalità”.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.