Morandi a due anni dal crollo, i parenti delle vittime: “Vogliamo autostrade sicure e non vogliamo che siano i cittadini a pagarle. Non possiamo continuare a farci umiliare”
Genova – Emmanuel Diaz è l’unico dei parenti delle 43 vittime del Morandi che ha partecipato all’inaugurazione del viadotto San Giorgio, il 3 agosto scorso.
Ma oggi, alla Radura della Memoria, nel luogo dove i monconi del viadotto Polcevera incombevano su via Porro, ha ricordato “la vera battaglia, quella processuale”.
E lo ha fatto con un commento che è suonato un po’ come una frecciata per le passerelle mediatiche sul nuovo viadotto: “Ci attendono mesi molto complessi. Abbiamo avuto i riflettori tutti puntati sulla ricostruzione del ponte, ora speriamo che ci sia la stessa attenzione per la ricerca della giustizia”.
Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.