Sonia Viale abolisce il superticket come ultimo atto da assessore alla Sanità, ma il Governo lo aveva già deciso nel 2019
Quella del superticket sanitario, la tassa di 10,00 euro da aggiungere al ticket per le visite specialistiche e per le prestazioni di diagnostica, è un tira e molla che va avanti dal momento della sua introduzione, con la finanziaria del 2011.
Finché col primo Governo Conte sembrava che si andasse verso l’abolizione. Invece, nonostante i tentativi e le promesse di inserire nella Legge di Bilancio 2019 le norme per la sua abolizione, l’allora Ministro della Salute Giulia Grillo dichiarò: “Per quest’anno non è stato possibile eliminarlo per le poche risorse a disposizione, ma verrà fatto un nuovo tentativo con la Legge di Bilancio 2020”.
Le Regioni, però, avevano la possibilità di trattare questo balzello con ampia discrezionalità e infatti molti governi locali non lo applicarono mai.
A partire dall’approvazione della manovra finanziaria del 2011 ci sono state Regioni, come la Valle D’Aosta, che si sono opposte a questo ulteriore costo sanitario. Altre hanno rimodulato questo onere aggiuntivo in base al reddito. La Toscana lo ha abolito già il 1° aprile 2019, e lo stesso discorso vale per l’Emilia Romagna che però lo applicava solo per chi aveva reddito oltre i 100 mila euro annui.
Per quanto riguarda la Lombardia, invece, l’esenzione valeva solamente per le ricette riguardanti le visite specialistiche richieste da cittadini con ISEE inferiore ai 18.000 euro. Dal 1°marzo 2020 il superticket è stato eliminato.
Benché Regione Liguria potesse, in autonomia, decidere l’abolizione del superticket molto prima, ha deciso di non farlo e questa gabella è stata tolta nella seduta del 5 agosto 2020, come ultimo provvedimento dell’assessore alla sanità uscente.
Ultimo provvedimento e ultima data utile prima che la Regione terminasse l’attività istituzionale, guarda caso in clima elettorale.
In una sua dichiarazione l’assessore Sonia Viale ha commentato così l’eliminazione dei 10 euro del supertichet: “Sono soddisfatta di aver tolto questo balzello senza prevedere per gli utenti aumenti di costi”.
Non è proprio così.
Dal primo settembre 2020, infatti, tutti i cittadini italiani non dovranno più pagare il superticket. Il provvedimento di abolizione è stato deciso dal Governo centrale.
In una dichiarazione di dicembre 2019, il Ministro Speranza aveva già sottolineato che “oggi diventano Legge l’abolizione del superticket, il più grande aumento del Fondo sanitario nazionale degli ultimi anni e tutte le misure destinate ad assumere medici, infermieri e personale. Così sosteniamo e rafforziamo il nostro Ssn e tuteliamo il Diritto alla Salute sancito dalla nostra Costituzione”. Quindi La Regione e l’ex assessore hanno inciso nulla sull’eliminazione del balzello.
Di certo nel DDL Sanità che sarà collegato al Decreto Fiscale 2020, ci sarà un riordino dei ticket in base alle dichiarazioni dei redditi. Dunque sarà solo di fronte a un documento ufficiale e definitivo che saremo in grado di capire se il superticket buttato fuori dalla porta principale tornerà a frugare nei nostri portafogli rientrando dalla finestra.
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