Genova – Elezioni regionali verso il voto. Domenica 20 e lunedì 21 i liguri decideranno chi sarà il nuovo Presidente della Regione.
Dieci candidati per un ruolo che prevede molte responsabilità e una Regione che parrebbe di nuovo in emergenza Covid e con una sanità che non ha dato il meglio di sé. E a dirlo non sono stati gli oppositori politici ma la bocciatura è arrivata da Angelo Vaccarezza.
Ferruccio Sansa dal canto suo, complice anche una campagna elettorale breve e anomala, ha inciampato in qualche ingenuità che Toti, al sicuro dei social e favorito da molti anni di slogan, ha prontamente sottolineato.
Certo il matrimonio del candidato progressista con un Pd che presumibilmente gli sarà infedele dirottando molti voti qua e là, non è dei più facili. Se da una parte il PD più a sinistra lo appoggerà, le correnti più conservatrici non hanno che l’imbarazzo della scelta.
Nel segreto delle urne Massardo e Toti qualche voto clandestino lo prenderanno. D’altronde uno gli alleati se li sceglie.
La sensazione che abbiamo avuto oggi, al parco dell’Acquasola, è che la parte più “fresca e affidabile” della coalizione sia proprio il Movimento 5 Stelle.
Sergio Costa è un ministro competente, che ha dato la caccia per anni alla criminalità che fa affari con i reati ambientali. Conosce la legge, ha gli strumenti e finalmente le risorse per porre rimedio a molti decenni di disinteresse nei confronti del dissesto idrogeologico e dell’inquinamento.
Anche Sansa ha parlato di ambiente, di cemento zero, di recupero dell’entroterra, di giovani. E poi del fallimento della sanità targato Viale, che ha avuto il culmine con una catastrofe all’interno delle RSA durante l’emergenza sanitaria.
Giovanni Toti, nei suoi “buonanotte” agli elettori arrivò a dire che aprire una RSA era un po’ come aprire un bar o un ristorante. Bastava quindi, chiedere le autorizzazioni.
Su questo punto il progetto di Sansa va in una direzione opposta: “I nostri anziani a casa, accuditi e curati”, propone il candidato progressista, per una vita migliore e anche più lunga.
Intervista al Ministro Sergio Costa
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.