Coronavirus: da emergenza sanitaria a emergenza elettorale?

Genova – L’emergenza Covid-19 continua a tenerci col fiato sospeso ora che lo spettro dei contagi si riaffaccia in Liguria: dal cluster di Spezia, alle tre aree del Centro Storico dove la circolazione del virus è superiore del 20% alla media genovese, fino all’allarme positivi tra il personale dell’IRCCS San Martino.

Niente di nuovo direte voi. Ma invece una novità c’è.
È notizia di ieri che Regione Liguria non pubblicherà su Facebook il bollettino quotidiano dei contagi che, invece, resterà disponibile su Telegram e Twitter.
Il motivo è un non ben precisato “rispetto del silenzio elettorale nella vigilia e durante le votazioni”.

Silenzio elettorale sul Covid?
Pare assurdo, ma se si vuole davvero tirarlo in mezzo allora la pausa dovrebbe riguardare anche tutti gli altri social.
E vorrà dire che per due giorni saranno le ASL a informare media e cittadini sull’andamento del Covid in Liguria, magari sotto il coordinamento di A.Li.Sa. il cui compito sarebbe proprio quello di governance.

Non sarà, invece, che c’è qualche timore che il social più frequentato e agguerrito possa scappare di mano a un’amministrazione uscente che non ha certo la Sanità come cavallo di battaglia?
È un’ipotesi.

Di certo, c’è il senso di disagio che ci prende a leggere questa nota della Regione.
Possibile che in tutti questi mesi di dirette Facebook l’emergenza non sia stata altro che propaganda, un grande palcoscenico dove diffondere i propri messaggi?

Forse. E forse la sovrapposizione tra comunicazione istituzionale e comunicazione diretta è scappata di mano e ora l’emergenza sanitaria si sta trasformando in emergenza elettorale.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.