Non ce n’è “coviddi”, ma la Svizzera non ci crede

Genova –  “A seguito dell’obbligo di quarantena di 10 giorni previsto dalla Svizzera per le persone che entrano nel Paese dopo aver soggiornato per più di 24 ore in Liguria, Regione ha scritto, allegando l’opportuna documentazione di Alisa, al console generale di Svizzera in Italia e per conoscenza al ministro Di Maio affinché le autorità svizzere tornino su una decisione che risulta falsata da dati disomogenei sul territorio regionale oppure, in subordine, limitino le proprie prescrizioni alle sole aree regionali maggiormente colpite dal contagio.

La misura della Sanità Pubblica Svizzera rientra in un meccanismo automatico che scatta nel caso in cui in una regione si superino i 60 casi su 100mila abitanti in 14 giorni. In particolare nel caso della Liguria questa soglia corrisponde ad una media di 70 casi al giorno: tale superamento della soglia è interamente ascrivibile al cluster spezzino, il resto del territorio ligure resta prevalentemente al di sotto del parametro indicato.

La Svizzera ha stilato un elenco degli Stati e regioni considerati a rischio, che è in costante aggiornamento sulla base della situazione epidemiologica: tra i Paesi o le regioni nella lista risultano Gran Bretagna, Olanda, Belgio, 18 regioni della Francia, Austria, Danimarca, Portogallo”.
È evidente il disappunto di Giovanni Toti nei confronti della decisione della Svizzera di mettere in quarantena chi rientra dai paesi a rischio. E nei paesi a rischio non c’è l’Italia ma la Liguria. La richiesta del rieletto Presidente è che la Svizzera riveda la decisione magari circoscrivendo la quarantena solo per chi rientra dallo spezzino.
E se possiamo anche non interessarci a chi deve rientrare in Svizzera, molto importa, invece, chi dalla Svizzera vorrebbe venire in Italia magari per visitare il Salone Nautico in allestimento in questi giorni. A differenza di Parigi che il salone lo ha annullato, nel rispetto degli espositori che avrebbero speso molto per avere un salone poco performante per via dell’emergenza sanitaria. Sono scelte.
D’altronde Il Presidente Toti e il Sindaco Bucci in piena zona elettorale avevano annunciato che il salone nautico a Genova si sarebbe fatto. Ci chiediamo con quale portata e quale ritorno economico viste le restrizioni del traffico tra i paesi europei.

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