Caltanissetta: svolta nelle indagini per l’omicidio del cittadino albanese Astrit Lamaj. Arrestato a Riesi 45enne già ai domiciliari per aver fatto parte della famiglia di Riesi, legata a Cosa Nostra
I resti di Astrit Lamaj, compagno di Carmelina Sciacchitano, regina genovese delle televendite di gioielli, ormai ridotti a uno scheletro, furono trovati in un pozzo nascosto sotto una delle pareti della dependance di Villa degli Occhi, un residence di lusso alle porte di Milano.
Furono le dicharazioni di Carmelo Arlotta, a permettere ai Carabinieri di trovare il cadavere.
Lamaj attirato a Muggiò con la scusa di una partita di droga fu bastonato e strozzato a morte.
La Sciacchitano, che da Lamaj era stata derubata, avrebbe chiesto l’approvazione dei mafiosi di Riesi, fedeli a Riina per arruolare i sicari.
Oggi i Carabinieri dei Nuclei Investigativi di Monza e Caltanissetta, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Salvatore Tambè, già agli arresti domiciliari far parte di Cosa Nostra, ritenuto responsabile di omicidio volontario di Astrit Lamaj.
L’indagine nata nel 2018, a seguito delle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia e rappresenta lo stralcio di un procedimento penale che ha visto coinvolti altri 5 coindagati in una precedente ordinanza di custodia cautelare.
L’indagine ha consentito di accertare il coinvolgimento di Tambè legato alla cosca mafiosa dei Cammarata, in qualità di esecutore materiale, nell’omicidio e nel successivo occultamento del cadavere del cittadino albanese scomparso nel gennaio 2013 da Genova e murato all’interno di Villa degli Occhi.
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