Coronavirus, Toti: “Ordinanza su area metropolitana di Genova per drenare contagi, al lavoro per aumentare spazi ospedalieri per bassa e media complessità di cura”. Effettuati oltre 5mila tamponi al giorno tra molecolari e antigenici in tutta la Liguria
GENOVA. Entrerà in vigore dalle ore 12 di domani, giovedì 15 ottobre, e rimarrà in vigore per 29 giorni (decadendo in contemporanea con l’ultimo Dpcm del governo) l’ordinanza che sarà firmata questa sera dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti d’intesa con il Comune e con il ministero della Salute. “L’ordinanza – spiega Toti – prevede alcune misure che vanno ad aggiungersi a quelle previste dal Dpcm e condivise con il ministro della Salute, con cui ho parlato a lungo oggi pomeriggio. Si tratta di misure non particolarmente gravose rispetto al Dpcm, ma che riteniamo possano essere utili a drenare ulteriormente il contagio, che si concentra soprattutto nell’area della Città metropolitana di Genova”. In merito ai dati odierni, il governatore ha osservato che “ai tamponi molecolari, che oggi sono quasi 4mila, bisogna aggiungere circa 1500 tamponi antigenici rapidi effettuati solo dalla Asl3 che sta lavorando per aprire un ulteriore punto analogo all’ambulatorio della Commenda anche nel ponente cittadino.
Questo significa che ogni giorno vengono effettuati su tutto il territorio oltre 5mila tamponi, tra molecolari e antigenici”.
Per quanto riguarda gli ospedalizzati, “oggi siamo a 315 persone in ospedale – ha proseguito Toti – con le terapie intensive che oscillano sotto le 30 unità da diversi giorni. I 16 pazienti ospedalizzati in più rispetto a ieri sono quasi tutti concentrati nell’area metropolitana di Genova mentre scendono gli ospedalizzati nelle Asl5. Oggi è stato registrato 1 solo decesso, per cui rivolgiamo le condoglianze alla famiglia”.
A fronte dei dati, il presidente della Regione Liguria ha sottolineato che “si registra un aumento dei ricoveri nei reparti a bassa complessità di cura e questo incide anche sul numero dei decessi, che, a parità di persone ricoverate, oggi sono significativamente più bassi rispetto alla primavera, nella fase più critica della pandemia quando i numeri erano molto più bui rispetto ad oggi. Per questo – ha aggiunto – stiamo adeguando l’offerta alle necessità dell’area metropolitana: già oggi al San Martino è stato aperto un ulteriore spazio per i malati covid e contiamo nei prossimi giorni di aprire un altro settore dedicato alla bassa e media complessità di cura. Per il momento, invece, non sarà aperto il cosiddetto ‘fagiolone’ che è il polmone del San Martino dedicato alle terapie intensive”, conclude Toti.
In tutta la città:
- Chiusura totale delle attività di vendita al dettaglio e/o somministrazione di alimenti e bevande effettuate mediante apparecchi automatici in appositi locali ad esse adibiti in modo esclusivo o prevalente. L’attività è inibita in tale modalità per qualsiasi genere merceologico.
- Chiusura notturna (dalle 21 alle 8 del giorno successivo) degli esercizi di vicinato alimentare, degli artigiani alimentari, delle medie e grandi strutture di vendita di alimentari. Possono restare aperte anche in tale fascia oraria le attività di cui sopra in cui sia garantito che non vengano vendute bevande alcoliche in qualsiasi forma e di qualsiasi gradazione. È comunque sempre ammessa la vendita tramite consegna al domicilio.
- Divieto manifestazioni pubbliche e private (escluse fiere e mercati)
- Chiusura sale gioco e sale scommesse
In precise zone (come dall’ordinanza che sarà pubblicata nelle prossime ore)
- Divieto assoluto di assembramento (sosta in forma statica di due o più persone)
- Chiusura circoli ludico-ricreativi
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.