Depositi costieri, le aziende: “L’unico progetto ufficiale è quello del 2017 nell’ex carbonile sotto la Lanterna”

Genova – Il nodo dei depositi costieri è, ad oggi, ancora irrisolto.
E quando si parla di delocalizzazione i comitati cominciano a preparare le barricate perchè l’unica destinazione possibile parrebbe il solito Ponente, tra Sampierdarena e Cornigliano.
Questo nonostante che l’Assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci, e l’Assessore allo Sviluppo Economico Portuale e Logistico Francesco Maresca, abbiano dichiarato che la norma integrativa – approvata in Commissione V  “Territorio e Politiche per lo Sviluppo delle Vallate” e che permetterà l’insediamento di poli produttivi nell’area alla foce del Polcevera – rappresentava solo un atto formale perchè in realtà non è direttamente riferita a Carmagnani e Superba.
E l’incertezza, strisciante da anni, allarma i cittadini che non vogliono più sentir parlare di servitù. I questa situazione vanno a incidere il silenzio delle aziende interessate alla delocalizzazione, l’assenza di ENAC dal dibattito, che pure ha un preciso ruolo sulla sicurezza dei voli, e Autorità Portuale che non ha speso neanche una sillaba sul tema dei depositi costieri alla foce del Polcevera.
E  vogliamo parlare di Messina? Nessun segnale anche dall’azienda che occupa attualmente quegli spazi portuali e che magari non ha la minima intenzione di andarsene senza prima aver stabilito un indennizzo importante.

Cosa dicono Carmagnani e Superba

Per questo abbiamo cercato di sapere qualcosa in più dai diretti interessati, Carmagnani e Superba. L’ufficio stampa non ha rilasciato dichiarazioni su quella parte di spazio portuale che sembrerebbe destinata ad accoglierli nel prossimo futuro, nè sulle proteste dei Comitati. Ha invece dichiarato che per le due aziende di Multedo l’unico progetto valido è ancora quello relativo all’ex carbonile sotto la Lanterna. Quel progetto di circa 3 anni fa e che rimane l’unico realmente presentato.

Sui depositi in via di ammodernamento all’interno dell’area di Multedo, invece, ci è stato detto che sono progettati per essere eventualmente smontati e spostati.

Ancora. Quanto alle tempistiche per la delocalizzazione, Carmagnani e Superba ritengono che, una volta identificata l’area, ci vorranno tra i 4 e i 6 anni. E cosa accadrà dopo? Il terreno di Multedo su cui sorgono attualmente i depositi è di proprietà dell’azienda che, una volta effettuata la bonifica, ne potrà disporre come crede, nell’ambito delle disposizioni di legge. E quella, per i cittadini sarà un’altra partita interessante da giocare.

Il progetto dell’ex carbonile

Se è vero che le aziende non sanno nulla di ufficiale in merito a un eventuale spostamento dei depositi costieri nella zona alla foce del Polcevera perchè l’unico progetto che riconoscono è quello dell’ex carbonile sotto la Lanterna, ci chiediamo a cosa sarà destinata l’area alla foce del Polcevera, per cui il 30 settembre è stata approvata la norma integrativa ai piani di rischio aeroportuale.
Perché in ballo ci sono anche i depositi di GNL. Non dimentichiamolo.

fp

Fabio Palli

Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.