Crollo nel cantiere del Terzo Valico: operaio sepolto dalla volta di una galleria

Genova – A cedere, intorno alle 4 di stamattina, sarebbe stata una parte della galleria di valico nel tratto compreso tra Borgo Fornari, nel comune di Ronco Scrivia, e Fraconalto, in provincia di Alessandria. E si tratterebbe proprio della galleria dove lo scorso settembre, alla presenza della Ministra dei Trasporti Paola De Micheli, è stato abbattuto l’ultimo diaframma e sono stati collegati i 17 chilometri di cantieri operativi del Terzo Valico.
Qui, il materiale franato dal fronte di scavo del tunnel avrebbe investito, insieme a quintali di cemento, un operaio che è rimasto parzialmente sepolto.
Sul posto è intervenuta la squadra dei Vigili del Fuoco di Busalla che lo ha estratto dalle macerie e consegnato alle cure del 118 con fratture alle gambe e al bacino. L’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale genovese di Villa Scassi.

Mentre scriviamo, sul posto sono in corso ispezioni e verifiche per chiarire sia le dinamiche dell’incidente che le sue eventuali ripercussioni sul resto della struttura.
E sulle gallerie del Terzo Valico dei Giovi non è la prima volta che si accendono i riflettori.
L’alta velocità, infatti, è finita nel mirino degli inquirenti nel 2016 quando un’indagine delle Fiamme Gialle genovesi aveva portato all’arresto del presidente di Cociv e del suo vice.
Ma c’è di più.
Sugli appalti per questa e altre grandi opere ha indagato anche la procura romana che, tra turbativa d’asta, mazzette ed escort, ha registrato alcune intercettazioni da brivido. Così parlavano gli indagati riferendosi ai lavori del Terzo Valico e della A3: “Cemento che sembra colla”.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.