Covid-19, Toti: “I più colpiti dal virus sono quelli che vanno tutelati di più: si tratta dei pensionati, che non sono indispensabili allo sforzo produttivo del Paese…”

“C’è un altro tema che nessuno sembra voler affrontare e che potrebbe essere risolutivo: la maggior parte dei pazienti gravi nei nostri ospedali e purtroppo anche dei morti che piangiamo ogni giorno è composta da persone sopra i 75 anni. E per quanto ci addolori ogni singola vittima, non possiamo non tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani”

Genova – Questa volta siamo all’onore delle cronache nazionali per un tweet del rieletto Governatore della Liguria, Giovanni Toti. Per il nostro Presidente, il ruolo degli anziani nella pandemia sarebbe quello di cercare di starsene a casa per evitare di infettarsi e lasciare libera circolazione alle categorie produttive. Si dimentica, però, di proporne anche l’isolamento dalle famiglie perchè nel caso si dovessero infettare andrebbero comunque a incidere negativamente sui ricoveri ospedalieri.
Forse si potrebbe munire i nostri vecchi di scafandri per riuscire a sopravvivere senza andare a intasare gli ospedali ma continuando comunque a tenere i nipotini e a partecipare alle spese di casa con la loro pensione.
E questo solo per rimanere sul tema dell’aiuto economico, perchè, a dirla tutta, dovremmo rammentargli che la Costituzione sancisce gli stessi diritti per tutti i cittadini. O andare ancora più nel profondo, ricordandogli quanto siano importanti “gli improduttivi” per la memoria collettiva.

Dopo un primo tweet di Toti, poi cancellato, ne è stato postato un secondo e poi un terzo, chiarificatore. Una sequela di inciampi e gaffe che hanno scatenato le reazioni degli abitanti dei social, soprattutto Facebook, frequentato perlopiù da cittadini non più giovanissimi.
Anche la reazione dei partiti e dei sindacati non si è fatta attendere.

Ecco i commenti della politica

Il deputato genovese Luca Pastorino

ha criticato: “È anche difficile trovare le parole giuste per commentare il tweet di Giovanni Toti. Si è espresso in maniera orrenda, non degna di un presidente di una Regione come la Liguria. L’espressione ‘non indispensabile’ mi ha fatto venire un brivido lungo la schiena e ho subito pensato ai ‘lavoratori necessari’ del film Schindler’s List”.

Maurizio Acerbo del PRC

reduce da un lungo ricovero proprio a causa del Covid, ha sottolineato che: “Le persone anziane che stanno morendo hanno mandato avanti il nostro Paese, i politicanti come Toti lo stanno distruggendo. Se c’è qualcuno che non è indispensabile è proprio Toti”.

Il PD ligure

è uscito con un comunicato durissimo: “Il Presidente della Liguria, di fatto, ha detto che se non ci fossero le persone anziane, che sono quelle che si ammalano e muoiono di più, il Covid-19 non sarebbe poi questo grande problema, perché basterebbe segregarle e le persone “produttive” potrebbero continuare tranquillamente a vivere come se l’epidemia non ci fosse. I goffi e tardivi tentativi di precisare il suo pensiero non fanno altro che aumentarne la gravità”.

Il Gruppo M5S Genova

chiede le dimissioni del neo rieletto Presidente. “Il presidente Toti oggi, in un suo tweet, ha espresso due concetti vergognosi. Per lui gli anziani sono persone “per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese”. Poi, non pago, ha dichiarato che, benché sia addolorato per i decessi causa Covid di un numero sempre crescente di anziani, dobbiamo comunque tenere conto che d’altronde erano… anziani. Ora se ne esce con un post in cui cerca di giustificarsi, farneticando di “taglio erroneo su Twitter”. Vergogna! Le parole pesano, vanno attentamente ponderate e le sue sono state deplorevoli e ciniche per i nostri anziani. Che sono e restano i pilastri della nostra società”.

Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria

in una nota ha dichiarato: “Toti chieda subito scusa per le allucinanti affermazioni sugli anziani pubblicate sui social. Chi lo ha detto che gli anziani non siano produttivi? Lo vada dire alle famiglie e ai nostri giovani, molti dei quali vivono solo grazie all’apporto dei nonni e che ora sono in difficoltà perché non possono affidar loro i figli quando sono al lavoro. Il modello di società teorizzato, speriamo in un abbaglio dovuto alla comprensibile stanchezza e al peso della responsabilità, è agghiacciante ed è contrario alla tradizione delle nostre famiglie”.

Ferruccio Sansa

in un comunicato congiunto di Linea Condivisa, PD, M5S e Lista Sansa si legge: ” Abbiamo di fronte un presidente della Regione più vecchia d’Italia che non si preoccupa di proteggere i più anziani, di costruire solidarietà tra generazioni, ma anzi li definisce come non produttivi, rispetto ad altri, con distinzioni che fanno rabbrividire”.

Insomma, il Presidente Toti, che sarà certamente sotto pressione per l’attuale andamento dell’emergenza sanitaria, dovrebbe cercare di essere un po’ più riflessivo prima di sparare esternazioni così poco gentili nei confronti di un’ampia fetta di cittadini liguri che sono anche parte del suo elettorato. E nel merito, ricordo un’infelice esternazione di un noto statista democristiano che se ne uscì con una frase del genere: “Per far avanzare l’Italia bisogna tagliare i rami secchi”. Mia nonna, che sulle spalle aveva ben due guerre, non lo perdonò mai. Anche perchè “quelli non produttivi” hanno tenuto in piedi la baracca nei recentissimi momenti di crisi economica.
Ma perchè, vista la giornata festiva, il Presidentissimo, non si è mangiato un piatto di ravioli in famiglia invece di twittare messaggi così imbarazzanti? Perchè nel suo caso Presidente Toti, non  si è trattato di errore, ma di orrore. E poi, mica è sempre necessario far capire che si soffre  la dichiarazione precoce!

Le precisazioni del Presidente Giovanni Toti

Cari amici,
sta girando un mio tweet su cui vorrei chiarire due concetti e, innanzitutto, chiedere scusa se ha offeso qualcuno poiché non rappresenta minimamente il mio pensiero. La frase è stata estrapolata da un concetto più ampio e mal interpretata a causa del taglio erroneo su Twitter di un mio post. Non a caso su Facebook, dove il testo è stato pubblicato integralmente, le stesse frasi non hanno creato il medesimo scalpore. Il concetto è: bisogna proteggere gli anziani. Il cinico è chi non lo fa. Il fatto che le persone oltre i 75 anni siano in pensione consente loro di proteggersi senza per questo dover fermare l’economia del Paese. Il 40% dei ricoverati ha oltre 75 anni di età. Oltre il 95% dei deceduti per Covid ha più di 75 anni di età. L’età media dei decessi è di 84 anni. Servono misure anagrafiche di protezione per queste categorie se vogliamo sconfiggere il virus. A me sembra francamente più immorale un Paese che vieta scuola e sport ai giovani a cui il Covid fa poco, mentre non tuteliamo coloro che invece per il virus rischiano di morire. Basta demagogia e muoviamoci dove serve senza distruggere il Paese. Questo è quello che volevo dire e spero che facciate girare il più possibile il mio messaggio di chiarimento, con la stessa velocità con cui si fa un processo sui social.

 

Fabio Palli

Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.