“Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità”.
Saverio Cotticelli, il commissario ad acta della sanità regionale calabrese, non sapeva di dover fare il “Piano Covid”. Durante la trasmissione di Rai3 “Titolo V”, il giornalisti intervista il super commissario che è in evidente imbarazzo. Lui non sapeva di cover fare ciò che per cui era stato nominato.
Il giornalista domanda perché la Calabria sia diventata zona rossa e Cotticelli risponde: “Non lo so, i numeri non dicono questo. L’emergenza sanitaria è dappertutto, in tutta Italia”. A questo punto gli viene ricordato che “la Calabria oggi non ha un piano Covid”, aggiungendo: “Lei è il responsabile del piano Covid”. All’inizio Cotticelli nega: “Non è così, le spiego subito. Io non sono il responsabile. Hanno sbagliato a fare… Si sono dimenticati che c’erano due regioni commissariate, la Calabria e il Molise, per cui si son dimenticati e hanno dato l’incarico al presidente della Giunta”.
Cottarelli cerca di correre ai ripari, si giustifica. Poi scopre che il compito del piano spettava a lui. Recupera i documenti di cui probabilmente ignorava l’esistenza e ammette: “Sono io il responsabile”.
Il super commissario alla sanità era affiancato da due sub commissari “di comprovata e qualificata esperienza in materia di gestione sanitaria e amministrativa”. Il tutto doveva avvalersi di una struttura di supporto composta da 25 persone di cui 5 con qualifica dirigenziale. Insomma uno stipendificio con a capo uno che sapeva nulla, tranne la cifra di quello che avrebbe guadagnato.
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