Lavoratori del Gaslini in presidio, Nanfria USB: “Da troppo tempo i più semplici diritti vengono negati”

Il concorso è in ritardo e il Gaslini resta a corto di personale. Nanfria (USB): “Siamo sotto almeno di 70 persone”

Genova – Due giorni di presidio, giovedì 12 e venerdì 13 novembre, hanno visto i lavoratori e lavoratrici del Gaslini di Genova protestare per quella che ormai sembra una caratteristica comune di tuta la sanità ligure: la mancanza di personale.

La denuncia arriva dal delegato di USB Luca Nanfria che stima in una settantina, tra infermieri e OSS, il deficit di personale dell’ospedale pediatrico genovese.
La protesta dei lavoratori riguarda anche un concorso, per l’assunzione di infermieri, che sta registrando notevoli ritardi a causa della mancanza di un “software” che dovrebbe permetterne l’avvio. Ma altri problemi stanno emergendo, dopo mesi di forte impegno del personale per arginare il Covid-19,  e sono relativi al calcolo delle ore per mutua, permessi connessi alla legge 104 e ferie.

L’amministrazione del Gaslini ha subito convocato i delegati chiedendo di rimuovere il presidio e di incontrarli la settimana prossima per fornire le risposte e confrontarsi sui temi caldi. Anche la Curia sembrerebbe disponibile a un’apertura e un possibile incontro con i lavoratori. Come ha sottolineato il sindacalista di USB Nanfria, nessuna risposta dal Presidente della Regione Giovanni Toti “che non vorremmo annoverasse anche i lavoratori e le lavoratrici del Gaslini  nella categoria dei non produttivi…”.

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