Fin dove si può arrivare per fare informazione?

Quali sono i limiti da non superare nel fare un articolo, una foto o un video?
“Vendere o no non passa tra i miei rischi, non comprate i miei dischi…”, lo dice il poeta nato a Modena nel 1941, Francesco Guccini. In realtà nel mondo dell’editoria tanto dipende da quello che le persone vogliono leggere e la regola delle tre “S” non va sottovalutata. “Sesso, sangue e soldi”.
Una formula che non può essere l’unica linea editoriale di un quotidiano ma che sicuramente aiuta a vendere. La violenza si vende bene ma deve essere calibrata, anche il dolore ha un suo mercato e di esempi televisivi ne abbiamo tanti. Poi ci sono le corna, i tradimenti, i naufragi, furti, rapine, sesso e droga. Tutti argomenti che conditi bene portano tantissimi clic. L’importante è che le storie finiscano senza tanti drammi e che diano lo spunto ai lettori per fare critiche feroci.
Il mix della semplicità di ragionamento con i banali luoghi comuni sdogananti anche dalla politica, garantisce una visibilità social che porta alla vendita dei banner pubblicitari .
In Libano nel 2006, al termine di un violento bombardamento, entrai in casa di una signora per un bicchiere di tè. In un angolo di quello che restava della sua abitazione c’era un letto con il marito ferito, presumibilmente da una bomba ad aghi. Migliaia di aghi conficcati nella pelle, un’arma che non uccide ma ferisce. Perchè un ferito costa più di un morto.
Un’immagine di straordinaria drammaticità per partecipare a un contest internazionale che inseguivo da tempo. Scelsi di abbassare la fotocamera.
Scelsi…ecco, si può scegliere.

fp

Fabio Palli

Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.