Frode del vino, taroccavano Denominazioni di Origine e IGT: sequestrati 37 mila ettolitri di mosti contraffatti

Perquisizioni e sequestri in Sicilia e su tutto il territorio nazionale per bloccare le partite di prodotto contraffatto e adulterato pronte per la distribuzione

Palermo – 250 quintali di zucchero solido, 300 ettolitri di zucchero già disciolto in acqua e oltre 37 mila ettolitri di vini e mosti che riportavano indicazioni geografiche o denominazioni di origine contraffatte, nonché sofisticati con zucchero e acqua.
È questo che hanno trovato i militari della Finanza e gli uomini dell’Ispettorato Repressione Frodi nel corso delle perquisizioni effettuate stamattina in un laboratorio clandestino siciliano dove si effettuavano miscelazioni di  acqua e zucchero, di barbabietola o di canna, per ottenere un composto liquido destinato a uno stabilimento enologico di Partinico che preparava falsi vini e mosti da rivendere come Denominazione di Origine o IGT.

Quattro le imprese vitivinicole coinvolte: San Domenico Vini Srl, Soc. Coop. Cantina Sociale Terre del Sud, Cantina Primeluci Srls e Lariana Wine Trading Srl, tutte riconducibili a L.C.O., un soggetto pluripregiudicato nato nel 1964 e con precedenti per reati fiscali, truffa, associazione per delinquere, anche di tipo mafioso, e violazione degli obblighi legati alla sorveglianza speciale.
E pluripregiudicato è anche il gestore del laboratorio clandestino, G.G. classe ’54, con precedenti per estorsione, truffa, violenza privata, reati contro l’economia, ricettazione, falso.

Le indagini hanno accertato che, tra il 2018 e il 2020, le 4 imprese vitivinicole coinvolte hanno venduto oltre 90 mila ettolitri di prodotto vinoso a cantine vitivinicole e acetifici sparsi su tutto il territorio nazionale, aziende queste ultime che sono risultate estranee alla frode agro-alimentare.

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Simona Tarzia

Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.