Se lo chiedono le aziende agricole e agrituristiche liguri dopo tanti investimenti fatti per la sicurezza e la salute delle persone
Genova – “È inspiegabile la limitazione degli spostamenti all’interno del Comune nelle tre giornate del 25 e 26 dicembre e del 1° gennaio. Una visione città centrica che colpisce tutte le aziende che hanno adottato regole, rispettato norme, riadattato locali e servizi anche con spese ingenti. Sembrano direttive fatte solo per fermare i soliti furbetti quando invece abbiamo corpi di vigilanza di grande competenza che sono in grado di effettuare i controlli”.
Così Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria, che in una nota stampa commenta le conseguenze dell’ultimo DPCM sulle aziende agricole e agrituristiche e parla di “scelta pensata per le grandi città” ma “insostenibile quando applicata alle decine di Comuni, molti con poche centinaia di abitanti, dove sono collocate numerose attività agricole e agrituristiche che subiscono una beffa: aperte ma irraggiungibili“.
“La limitazione della Zona Gialla, cioè il territorio regionale, pur penalizzante per chi come noi opera con molti turisti che provengono da fuori regione, è un limite comprensibile”, aggiunge Aldo Alberto precisando che “l’irrigidimento sui tre giorni festivi più significativi non ha motivazioni valide”.
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