Mazzette dal “Signore del vento” in cambio di pareri favorevoli illegittimi per il rilascio di progetti per la costruzione e l’esercizio di impianti di biometano
Palermo – Definito dal Financial Times “il Signore del vento” per i suoi investimenti nell’energia eolica, Vito Nicastri è uno dei volti nuovi di Cosa Nostra. Salito alla ribalta della cronaca per avere finanziato la latitanza di Matteo Messina Denaro, nel 2019 si è preso una condanna in primo grado a 9 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Esponente di quella zona grigia che grazie alla corruzione tiene in comunicazione continua mafia e pubblica amministrazione, oggi il suo nome ricompare nelle carte della DIA di Palermo: avrebbe pagato 30.000 euro di tangenti a Marcello Asciutto, un funzionario della regione Siciliana che gli avrebbe fornito informazioni sullo stato delle pratiche amministrative, della predisposizione di provvedimenti autorizzativi e del rilascio di illegittimi pareri favorevoli sui progetti per la costruzione e l’esercizio degli impianti di biometano di Franconfonte (SR) e Calatafimi-Segesta (TP), proposti dalla cordata Arata-Nicastri mediante la ditta Solgesta Srl.
Secondo le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale palermitana, il tramite per la consegna del denaro sarebbe stato un dipendente dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi Di Pubblica Utilità della Regione Siciliana, Giacomo Causarano.
Stamattina Asciutto è finito ai domiciliari e mentre scriviamo gli inquirenti stanno procedendo a perquisire anche il suo ufficio nel palazzo della Regione.
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Sono una giornalista con il pallino dell’ambiente e mi piace pensare che l’informazione onesta possa risvegliarci da questa anestesia collettiva che permette a mafiosi e faccendieri di arricchirsi sulle spalle del territorio e della salute dei cittadini.
Il mio impegno nel giornalismo d’inchiesta mi è valso il “Premio Cronista 2023” del Gruppo Cronisti Liguri-FNSI per un mio articolo sul crollo di Ponte Morandi. Sono co-autrice di diversi reportage tra cui il docu “DigaVox” sull’edilizia sociale a Genova; il cortometraggio “Un altro mondo è possibile” sul sindaco di Riace, Mimmo Lucano; “Terra a perdere”, un’inchiesta sui poligoni NATO in Sardegna.