Washington – C’è la politica, poi ci sono le persone. Dovrebbe essere esattamente il contrario. Quello che succede negli Stati Uniti sta succedendo ovunque. Anche in Italia. Quando la classe politica si specchia nei suoi privilegi, fa finta di bisticciare per anni e non si occupa dei bisogni delle persone, arriva sempre un condottiero che lacera definitivamente il sistema e lo fa traballare. Può essere un miliardario o un piccolo politico più furbo che preparato. Ma la sostanza è questa.
Ed è pure sbagliato dare patenti politiche a certi movimenti di massa che raccolgono, in realtà, persone totalmente differenti tra loro ma con gli stessi problemi, la mancanza di soldi, di lavoro, di rispetto e di futuro. Essere emarginati da chi dovrebbe tutelare gli interessi di tutti. È successo a Washington, succede nei nostri quartieri periferici e dimenticati tranne che in campagna elettorale, e succede nelle comunità abbandonate dalle istituzioni che si affidano alle organizzazioni mafiose.
Bisogno di rivalsa
Donald Trump ha catalizzato il bisogno di riscossa di una platea di americani che va dai fascisti, ai suprematisti bianchi, ai veterani, per passare dai complottisti vari ai terrapiattisti e a singoli cittadini che non si ritrovano in alcuna delle categorie citate. Lo abbiamo deriso per la sua chioma arancione, per le sue gaffes, per l’evidente misoginia. Ma intanto ha preso circa 75 milioni di voti contro gli 81 milioni di Biden. E sono voti veri, di persone che hanno casa, famiglia, figli, madri e padri, mariti e mogli e che torneranno a votare perchè non spariranno con Trump.
Ma l’invasione di Capitol Hill ha anche altri aspetti che vanno rilevati. La Polizia non era preparata e quasi certamente ha sottovalutato, colpevolmente, questa protesta. Come ci ha detto il collega Arsen Hoxha, l’avviso di questa manifestazione era stato diramato da parecchio tempo. Nasce quindi il dubbio che la situazione sia stata sottovalutata, non solo dalla Polizia ma anche dai servizi di sicurezza, dall’FBI e dalla CIA . Che ci siano delle connivenze? Nel vedere scorrere le immagini sui media ci siamo anche chiesti cosa sarebbe successo se un assalto del genere lo avessero fatto cittadini afro americani. Perchè negli States se sei nero è peggio.
“Ah ma è italiano”
Ma dai commenti delle persone anche se sei italo americano. Il personaggio pittoresco con le corna, una via di mezzo tra Toro Seduto e un reduce da Pontida, accende sulla bocca degli americani un ghigno tipico: “Ah, ma è italiano”.
Trump esautorato da Pence
Il fatto che la Guardia Nazionale sia intervenuta con ritardo e comunque dopo che, di fatto, Trump fosse stato esautorato dal Vicepresidente Pence, sottolinea un altro grave scollamento nella catena di comando. Una disarticolazione che siamo abituati a vedere nei film dove però finisce tutto bene, con il messaggio “stars and stripes forever”.
Gli Stati Uniti, la terra dei sogni, da oggi dovrà fare i conti con una realtà che ha da troppo tempo sottovalutato. Ha sacche di malessere e sofferenza enormi. E da questo malcontento nascerà, presto o tardi, un’altro “condottiero” pronto a rovesciare il sistema. E le sue truppe sono destinate ad aumentare. Più che sperticarci nel tentativo perimetrare l’ideologia di questo esercito di scontenti dovremmo occuparci del possibile effetto domino anche in Europa. Perchè un conto è blaterare slogan sui social, un altro è assaltare i luoghi istituzionali e trasformarli in bivacchi.
fp
Spirito libero con un pessimo carattere. Fotoreporter in teatro operativo, ho lavorato nella ex Jugoslavia, in Libano e nella Striscia di Gaza. Mi occupo di inchieste sulle mafie e di geopolitica.