Traverso, Siap: “Che fine hanno fatto i 6,5 milioni stanziati dal MEF per la sicurezza a Genova?”

Genova – Nel 2017 a Genova fu annunciata per la prima volta lo spostamento del Commissariato Centro dall’appartamento di Piazza Matteotti alla Caserma dell’esercito Pilo di Carignano.

La Caserma Pilo
Addirittura nel 2019 fu sottoscritto un protocollo in Prefettura. Doveva servire per lo spostamento operativo nel 2022, non solo del Commissariato ma anche della DIA e Uffici dello stesso palazzo del Governo.
L’immobile di tre piani, completamente da ristrutturare, oltre l’ampio vano terra, si sviluppa su una superficie utile calpestabile di circa 4600 metri quadri più un’area pertinenziale scoperta con porta carraia di 600 metri quadri.
La spesa complessiva per gli importanti interventi di ristrutturazione sarà di circa 6,5 milioni, sostenuta integralmente dall’Agenzia del Demanio con fondi Mef.

Il finanziamento è bloccato. Perchè?

Si tratta di un investimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze che il Governo ha stanziato da tempo per la sicurezza di Genova, somma che sembra inspiegabilmente bloccata e ci chiediamo il perché.
Il difficilissimo momento dovuto alla grave pandemia non giustifica assolutamente il fatto che non si sappia niente sui lavori già finanziati.
Non dimentichiamo che ci sono anche altri uffici della Polizia di Stato genovese lavorano in condizioni logistiche che hanno dell’incredibile. Per esempio l’Ufficio Immigrazione che dovrebbe essere spostato a Bolzaneto nella Caserma Nino Bixio ma ad oggi la palazzina deve essere ancora costruita.

Commissariato di Prè

Ricordiamo che più di cinque anni fa il Siap arrivò a raccogliere le firme dei cittadini per una collocazione dignitosa del Commissariato Centro che, come il Commissariato PRÈ, si trova relegato a lavorare in inadeguati ed insicuri appartamenti in promiscuità con altri inquilini: situazione che oggettivamente mette a repentaglio la sicurezza di poliziotti, utenti e di tutti coloro che vivono in quei palazzi.
Non possiamo accettare quindi che un investimento di ben 6,5 milioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze resti immobilizzato senza conoscerne le motivazioni e per questo chiederemo al Prefetto d’intervenire presso chi di competenza per ottenere i necessari chiarimenti sull’argomento.
E comunque siamo sempre a dover parlare di problemi vecchi e irrisolti.

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