56 anni di Daspo per gli Ultras che estorcevano denaro alla squadra rossoblù per tenere buoni i tifosi organizzati
Genova – Sono otto i provvedimenti di Daspo emessi dal Questore di Genova, Vincenzo Ciarambino, a carico di altrettanti ultras del Genoa coinvolti nell’inchiesta “Zona franca” incentrata su alcuni episodi di estorsione a danno della società rossoblù.
56 anni di divieti in totale, da un massimo di 10 a un minimo di 4, che hanno colpito tra gli altri anche Massimo Leopizzi, Arthur Marashi e Fabrizio Fileni, finiti agli arresti già dall’ottobre scorso dopo la chiusura dell’inchiesta. Secondo la Cassazione, infatti, Leopizzi e Marashi avrebbero costretto l’amministratore delegato della squadra a versare, “attraverso fatturazioni per operazioni inesistenti”, “l’importo complessivo di oltre 327mila euro” a una società a loro riconducibile per mantenere la “pace all’interno della tifoseria organizzata”.
Per i recidivi, oltre al Daspo è stato disposto anche l’obbligo di presentazione in commissariato per due volte al giorno durante le partite, per tutta la durata della misura di prevenzione.
Infine, per quattro di loro è stato imposto anche il divieto di possesso e utilizzo di armi a modesta capacità offensiva, spray urticanti, prodotti pirotecnici e sostanze infiammabili. Secondo l’accusa, Leopizzi e gli altri ultras avevano messo in piedi una vera e propria associazione che, tramite minacce e blitz, aveva estorto alla società oltre 300 mila euro per garantire la “pace del tifo”
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