20 associazioni genovesi hanno stilato un elenco di interventi semplici da fare e a costo “zero”
Genova – Una nutrita rappresentanza di Associazioni e Comitati genovesi, accomunati dalla difesa dei beni comuni, a cominciare dagli spazi urbani e la salute pubblica, sollecita il Sindaco Marco Bucci a rispondere con urgenza a dodici proposte a favore della maggioranza di genovesi che si muove a piedi e della salute e del benessere di tutti i 565.752 cittadini che risiedono a Genova.
Ecco le richieste
1) Realizzare il piano di corsie riservate al trasporto pubblico, già predisposto dagli uffici comunali.
Dare la priorità a :
– Corso Sardegna, direzione monte
– Rendere operativa per tutto il giorno la corsia riservata di via Canevari.
– Ripristinare la corsia gialla di via Siffredi
2) Riportare la fermata bus di via di Francia nella sua sede originaria e eliminare gli attuali pesanti disagi all’utenza che si muove a piedi
3) Obbligare AMT a ricollocare gli orari a tutte le fermate, curandone la leggibilità per ipovedenti e daltonici
4) Regolare i tempi semaforici ad uso pedoni, aumentando la durata per gli attraversamenti a piedi, a cominciare dal semaforo via Canepari (Borgo Incrociati) e a quello di via Avio/Pieragostini a Sampierdarena
5) Tutelare e favorire la mobilità pedonale con le seguenti scelte:
– rendere sicuri e agibili i percorsi pedonali
– sanzionare auto in sosta su marciapiedi e piste ciclabili e in caso di cantieri, progettare percorsi pedonali sicuri e dignitosi
6) Ampliare e qualificare gli spazi pedonali cittadini con le seguenti priorità:
– Piazza Manzoni (San Fruttuoso), area sud, con panchine, verde, arredo urbano
– contro viale di via Giannelli (Quinto), da restituire all’uso pedonale
– in via Fieschi e zone limitrofe: allargare i marciapiedi, regolare semaforo a uso pedoni, ampliare spazi pedonali in via alla Porta D’Archi
– pedonalizzare spazio antistante tunnel di Borgo Incrociati, eliminando parcheggio e relativo semaforo.
Al Prefetto Carmen Perrotta, le associazioni chiedono di adoperarsi per costringere il Comune a realizzare il piano delle corsie gialle che si prevede, da solo, possa incrementare del 15% il servizio di trasporto pubblico, a favore del miglioramento della qualità dell’aria di tutta la città.
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