Genova, i Carabinieri sventano organizzazione specializzata in truffe telematiche

In manette i maghi delle truffe on-line, eseguite 14 misure cautelari. Svuotati conti correnti in tutta Italia

Genova – Questa mattina a Genova, Sanremo, Napoli e Roma, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del capoluogo ligure, hanno arrestato i componenti di un’associazione criminale specializzata in truffe ai danni dei titolari di conti correnti postali e bancari.  Attraverso il furto dei dati di accesso ai siti on line e alle applicazioni di home banking i criminali svuotavano in tempi rapidissimi i conti.

Attenzione alle mail

Le vittime ricevevano sms o mail contenenti un link che reindirizzava ad un sito clone delle poste italiane o di altri istituti di credito, dove i malcapitati inserivano password o altri dati sensibili.
Talvolta invece era un finto operatore degli istituti bancari, che contattava telefonicamente il truffato.  Simulando problemi tecnici inesistenti sul conto on line, riusciva a carpire i dati di accesso. Con le informazioni raccolte i malviventi si recavano negli store degli operatori di telefonia mobile, muniti di documenti falsi, ed effettuavano il cd “sim swap”. Veniva chiesta, così,  la duplicazione delle sim giustificata da falsi malfunzionamenti o furti. Il legittimo titolare del numero telefonico veniva artificiosamente escluso dal rapporto con l’operatore ed i malviventi potevano ricevere i codici di protezione di secondo livello necessari ad autorizzare i bonifici on-line dai conti correnti delle vittime o a perfezionare gli acquisti su siti di e-commerce.

28 truffe portate a termine

L’attività d’indagine ha ricostruito le responsabilità per 28 truffe consumate e 10 tentate, realizzate da dicembre 2018 a febbraio del 2020 sul territorio nazionale e in Francia, per un profitto illecito di quasi 200 mila euro.

Risultano inoltre accertati numerosi acquisti di lingotti in oro, collane e strumenti tecnologici.  Alcuni tentativi di truffa sono falliti grazie al tempestivo intervento delle vittime. In altri casi, sono stati gli stessi Carabinieri che hanno impedito il prosciugamento dei conti, informando per tempo i malcapitati, che, sinceramente commossi hanno ringraziato i militari per aver preservato i risparmi di una vita. All’indagine è stato assegnato il nome convenzionale “Fortnite” perché nel corso delle attività è emerso che alcuni degli indagati erano appassionati del popolare videogioco.

7  persone in carcere e sequestri per 40 mila euro. Profitti illeciti per 200 mila euro

Sette persone sono finite in manette, 5 in carcere e 2 agli arresti domiciliari. Altri 3 hanno l’obbligo di dimora e 4 l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Ulteriori perquisizioni sono in corso anche a Taranto, Modena e Cagliari. Sono stati sequestrati circa 40.000 euro, in contanti, 1 kg di marijuana, materiale informatico. Nella perquisizione i militari hanno trovato anche documentazione relativa a criptovaluta e altri documenti relativi alle truffe.

 

 

 

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