Disposta oggi, dal Gip Angela Nutini, la richiesta di archiviazione
Genova – “Il Professore Matteo Bassetti mi ha querelato per diffamazione in merito a una mia lettera inviata il 29 marzo 2020 e al relativo comunicato stampa”.
Commenta così Gianni Pastorino, il consigliere regionale di Linea Condivisa e attuale vicepresidente della Commissione II Salute e sicurezza sociale, che poi continua: “Nella missiva mi rivolgevo al Rettore dell’Università e al Preside della Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche per chiedere di verificare se alcune esternazioni pubbliche del virologo non fossero eccessive per un dipendente pubblico, mentre nel comunicato stampa semplicemente riportavo il mio operato per renderne conto all’elettorato”.
“La Procura di Genova aveva già richiesto l’archiviazione della querela non rilevando alcuna ipotesi di reato”, tiene a precisare Pastorino aggiungendo che “il Professor Bassetti si è opposto all’archiviazione e ha voluto portare la causa di fronte a un giudice. Sono molto lieto di comunicarvi che la Giudice Angela Nutini ha disposto la richiesta di archiviazione, dal momento che non si rivelano gli estremi per procedere con il reato ipotizzato, nel metodo (l’opposizione alla richiesta di archiviazione è stata presentata oltre i limiti previsti dalla legge) e nel merito”.
Infine, dopo i ringraziamenti “all’avvocato Massimo Boggio che mi ha seguito”, Pastorino conclude con una frecciata diretta al virologo: “Matteo Bassetti ha volutamente sfruttato la propria immagine a fini commerciali, e questo è quanto riportato testualmente anche nella sentenza del gip. Ed è proprio su questa condotta, che personalmente non ritengo appropriata per un pubblico dipendente, che ho lecitamente chiesto chiarimenti e altrettanto lecitamente ne ho dato comunicazione ai cittadini e alle cittadine, in totale trasparenza attraverso gli organi di stampa”.
Di certo alcuni episodi non proprio trasparenti li ricordiamo tutti come quando, in piena pandemia, Bassetti fece da testimonial sul certificato di sanificazione dell’albergo della moglie.
E in effetti anche la giudice non si è fermata alle questioni di carattere processuale.
Lo spiega proprio Boggio che aggiunge: “Si tratta di un provvedimento che è certamente chiaro e coerente con i principi fondamentali dell’esercizio del diritto di critica e di cronaca ormai consolidati nella giurisprudenza di legittimità. La Giudice, non si è fermata alle questioni di carattere processuale che ho sollevato, pur accogliendole, ma ha altresì riconosciuto la veridicità e la legittimità delle affermazioni contenute nella segnalazione inviata dal consigliere Pastorino al Rettore dell’Università e al Preside della scuola di Scienze Mediche, nella qualità di Vice Presidente della Commissione II e in base al mandato popolare, qualità che rendeva doverosa la richiesta di chiarimenti circa condotte che reputava non confacenti ad un pubblico dipendente”.
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