Genova – Oggi al via il secondo incidente probatorio sulla tragedia del 14 agosto 2018. Nella nuova tensostruttura, allestita nell’atrio del Tribunale causa covid e dove avranno luogo le udienze per tutto il mese di febbraio, erano presenti circa 200 persone tra avvocati, familiari delle vittime, e periti.
Con il primo incidente probatorio di luglio si erano considerate le condizioni del ponte al momento del crollo. Questa seconda fase dovrà stabilire le cause della tragedia e le responsabilità.
Il Procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio, coordinatore dell’inchiesta sul crollo del viadotto Polcevera insieme ai sostituti Massimo Terrile e Walter Cotugno, ha dichiarato che le indagini potrebbero terminare in primavera e che la lista degli indagati potrebbe essere ridotta con l’archiviazione di alcune posizioni. Nel registro degli indagati sono iscritte 71 persone, tra ex dirigenti, tecnici di Autostrade per l’italia e di Spea. Le accuse, a vario titolo, sono di omicidio colposo plurimo, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso, omissione d’atti d’ufficio, rimozione o omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro e crollo doloso.
La parola “archiviazione”, associata ai grandi drammi italiani ha sempre un suono sinistro. Speriamo che questa volta la magistratura ci smentisca.
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